Roma, stop al bando per le concessioni balneari, il Tar rimanda tutto al 22 settembre
Federbalneari Italia plaude al pronunciamento del Tribunale Amministrativo. "Abbiamo sempre sostenuto - afferma il presidente Maurelli - l'illeggititmità del bando del Campidoglio, tutto rimandato al 22 settembre, ora si prepari la prossima stagione balneare
(AGR) Tutto come prima sulle spiagge del litorale romano. I dubbi e le incertezze che avevano accompagnato l'iniziativa del Campidoglio che aveva messo a bando 37 concessioni balneari in scadenza si sono rivelati esatti ed il TAR ha accolto la richiesta di rinvio al prossimo 22 settembre. Soddisfatte le associazioni di categoria che si dicono convinte che il Tribunale amministrativo darà ragiione alle imprese balneari anche nel merito della questione. L'estate per le 37 imprese è salva, ora si potrà lavorare in tranquillità a preparare la prossima stagione estiva, come "consiglia", ad esempio, la Federbalneari Italia.
“Accogliamo con soddisfazione la giusta sentenza del TAR del Lazio che, nella seduta del 10 febbraio, ha rimandato la decisione sul Bando per l'affidamento di 37 concessioni di beni demaniali marittimi di Ostia, emanato dal Comune di Roma lo scorso 22 dicembre 2020” – dichiara Marco Maurelli, Presidente di Federbalneari Italia. -Federbalneari Italia ha sempre sostenuto che tale bando fosse illegittimo e discriminatorio al punto che si è costituita a difesa delle imprese associate con un intervento "ad adiuvandum" sostenendo l’impianto difensivo delle 37 imprese romane.
“Ora è necessario che le imprese si concentrino sin da subito ad avviare al meglio la stagione balneare ormai prossima, in attesa delle scelte che matureranno presto con il nuovo Governo Draghi che dovrà difendere nei prossimi giorni il comparto del turismo balneare in Commissione UE con il nuovo Ministro, rispondendo alla lettera di messa in mora. Guardiamo avanti con fiducia auspicando che termini questo strano momento per le imprese balneari di Roma evitando lo stallo in una fase così difficile per la nostra economia e in un quadro di profonda incertezza. Uno scenario che eviteremmo volentieri alla collettività e ai cittadini di Roma” - ha concluso Maurelli.