Roma, sequestro di persona e violenza sessuale nei confronti di una collega, in manette somalo 30enne
L’uomo avrebbe trattenuto per circa 2 ore, la sera del 26 aprile scorso, sotto minaccia e ferendola con un’arma da taglio al fine di costringerla a consumare un rapporto sessuale, la vittima. L'uomo ha poi chiamato il 118 per chiedere l’intervento dei sanitari ed è stato arrestato dai Carabinieri


Carabinieri equipaggio Divino Amore intervenuto
(AGR) I Carabinieri della Stazione di Roma Divino Amore, d'intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato un uomo di 30 anni, somalo, gravemente indiziato dei reati di minaccia, lesioni, sequestro di persona e violenza sessuale, ai danni di una donna, quasi coetanea, sua collega di lavoro e anche lei di origini africane.
L’uomo è gravemente indiziato di aver trattenuto per circa 2 ore, la sera del 26 aprile scorso, sotto minaccia e ferendola con un’arma da taglio al fine di costringerla a consumare un rapporto sessuale, la vittima. A seguire, l’uomo ha chiamato al 118 per chiedere l’intervento dei sanitari e ai Carabinieri intervenuti ha raccontato quanto compiuto nei confronti della donna che è stata trasportata presso l’Ospedale Sant'Eugenio, medicata e poi dimessa. D’intesa con il PM di turno della Procura della Repubblica di Roma l’uomo è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Roma Regina Coeli dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per lui la custodia cautelare in carcere.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.