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Roma San Basilio, periferia sotto osservazione, a Tiburtino Terzo presa una pusher 49enne, sanzioni per attività commerciali

Gli investigatori del IV Distretto e le unità cinofile antidroga hanno effettuato vari appostamenti e perquisizioni, nel quartiere del Tiburtino Terzo, che hanno portato all’arresto di una 49enne italiana per detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti.

printDi :: 24 febbraio 2024 20:06
Roma San Basilio, periferia sotto osservazione, a Tiburtino Terzo presa una pusher 49enne, sanzioni per attività commerciali

(AGR) Continuano, nella zona di San Basilio, i servizi ad alto impatto della Questura di Roma, che hanno come obiettivo quello di incrementare la percezione di sicurezza nella zona ed aumentare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

I poliziotti del IV Distretto San Basilio, del commissariato Sant’Ippolito, insieme agli agenti in moto delle Nibbio e dell’unità cinofila antidroga, hanno effettuato un mirato servizio di controllo a tutela della sicurezza sulle grandi infrastrutture di trasporto del collegamento urbano presso la Stazione della Metropolitana Linea B, fermata "Ponte Mammolo", in cui sono state identificate 104 persone e controllati 11 veicoli.   

Inoltre, gli investigatori del IV Distretto e le unità cinofile antidroga hanno effettuato vari appostamenti e perquisizioni, nel quartiere del Tiburtino Terzo, che hanno portato all’arresto di una 49enne italiana per detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti.  La donna è stata trovata in possesso di 33 dosi di cocaina, pari ad un peso complessivo di circa 11 grammi e di 240 euro di cui non ha saputo dare contezza.

Infine, sono state effettuate ispezioni amministrative presso 2 attività commerciali: nella prima è stata accertata 1 violazione per un importo di 1.000 euro in quanto, in cucina, è stato trovato un contenitore dei rifiuti alimentari non chiudibile; nella seconda  è stata riscontrata 1 violazione di carattere amministrativo, sanzionata con una multa di 150 euro, in quanto i dispositivi elettronici per il gioco lecito erano accesi durante l’orario di sospensione del funzionamento disposto con le vigenti normative comunali ed 1 violazione a carattere penale dovuta all’impiego di una persona non autorizzata alla conduzione, oltre ad una inosservanza alle normative sul lavoro irregolare dovuta alla presenza di un lavoratore non contrattualizzato.

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