Roma S. Lorenzo, palpeggia una donna e poco dopo ci riprova con un'altra, fermato 33enne marocchino per violenza sessuale
L'uomo si sarebbe denudato e tentato di palpeggiare una passante, romana di 47 anni, non riuscendo nell'intento grazie all'intervento di alcuni astanti. Ai Carabinieri intervenuti, un’altra donna, di 23 anni, si è avvicinata e ha denunciato che lo stesso uomo l'aveva palpeggiata poche ore prima
Carabinieri durante i controlli del territorio
(AGR) Un cittadino marocchino di 33 anni è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto da parte dei Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo perché gravemente indiziato, in due distinti episodi, di aver tentato di palpeggiare una donna e di averne palpeggiata un’altra.
I fatti sono avvenuti lo scorso 19 luglio, verso le 12, nei pressi del sottopasso di Santa Bibiana (quartiere San Lorenzo). L’uomo, che è un senza fissa dimora che gravita nel quartiere, dalla denuncia e dalle testimonianze raccolte, è gravemente indiziato di essersi denudato e di aver tentato di palpeggiare una passante, romana di 47 anni, non riuscendo nell'intento grazie all'intervento di alcuni astanti. Nella circostanza, durante le operazioni di polizia giudiziaria, svolte sul posto dai Carabinieri intervenuti, un’altra donna, di 23 anni, si è avvicinata e ha denunciato che, poche ore prima, lo stesso uomo le aveva palpeggiato i glutei, in una via limitrofa, per poi darsi a repentina fuga. L’uomo è stato così sottoposto a fermo con l’accusa di tentata violenza sessuale e violenza sessuale e condotto presso la casa Circondariale di Roma “Regina Coeli” dove il Tribunale di Roma ha convalidato il fermo e disposto per lui la custodia cautelare in carcere.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari per cui l’indagato deve considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.