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Roma, preso il rapinatore gentile...puntava il coltello e rassicurava le vittime: "Tranquilla, non succede niente"

L'uomo, un 40enne colombiano aveva effettuato a fine agosto una serie di colpi tra uffici postali e supermercati. Riconosciuto grazie ai numerosi tatuaggi visibili sulle braccia e su altre parti scoperte del corpo, “catturati” dalle immagini di video sorveglianza.

printDi :: 14 novembre 2025 13:10
Polizia VI distretto Casilino arresto rapinatore gentile

Polizia VI distretto Casilino arresto rapinatore gentile

(AGR) Un rapinatore armato di coltello che, invece di urlare o intimidire, sussurrava frasi rassicuranti alle vittime: è il paradosso che dà origine al soprannome di “rapinatore gentile”, l’uomo arrestato dalla Polizia di Stato dopo una settimana di colpi fulminei, consumati a fine agosto tra uffici postali e supermercati della Capitale.

“Stai tranquilla, non succede niente…” ripeteva mentre minacciava cassieri e dipendenti. La sua calma apparente si è però infranta contro il lavoro investigativo degli agenti del VI Distretto Casilino, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma.

 
Il protagonista della vicenda è un quarantenne colombiano, riconosciuto dagli investigatori grazie ai numerosi tatuaggi ben visibili sulle braccia e su altre parti scoperte del corpo, “catturati” dalle immagini di video sorveglianza delle attività prese di mira.

La settimana scandita dall’ossimoro delle “minacce rassicuranti” era iniziata il 23 agosto negli uffici postali di via Baliani, per poi proseguire, nel giro di pochi giorni, in quello di via delle Palme e, infine, in un supermercato di via del Torraccio di Torrenova.

Qui, il “rapinatore gentile” aveva messo a segno tre colpi, tutti eseguiti con la stessa freddezza.

Coordinati dai PM di Piazzale Clodio, gli agenti del VI Distretto Casilino hanno esaminato le immagini di videosorveglianza e, incrociando gli elementi raccolti, hanno riconosciuto la stessa “mano” dietro ai tre episodi. Così, quando l’uomo ha tentato un quarto colpo, nuovamente in un ufficio postale, lo hanno bloccato in flagranza.Cristallizzati gli elementi a suo carico, la Procura della Repubblica di Roma ha chiesto e ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari una misura cautelare in carcere, che si aggiunge a quella scattata al momento dell’arresto in flagranza.Il quarantenne colombiano è ora ristretto a Regina Coeli, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata.

Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, per l’indagato vige il principio di non colpevolezza fino ad un accertamento definitivo con sentenza irrevocabile di condanna.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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