Roma, minaccia di morte ed aggredisce la ex, in manette 44enne
La donna di 51 anni, ha dichiarato ai poliziotti di aver avuto una stabile relazione con l’uomo e di aver lasciato l’abitazione nella quale vivevano dopo le numerose violente liti e, che nei giorni successivi, aveva ricevuto diverse telefonate nelle quali era stata minacciata di morte.
(AGR) Nella giornata di martedì scorso, gli agenti della Polizia di Stato della sezione Volanti hanno arrestato un cittadino italiano di 44 anni, gravemente indiziato di maltrattamenti, atti persecutori, lesioni e minacce.Gli agenti, durante il servizio di controllo del territorio, su disposizione della Sala Operativa, sono intervenuti in via Dei Duchi di Castro per una segnalazione di un’aggressione ai danni di una donna.
I poliziotti, giunti sul luogo della segnalazione, hanno notato un uomo che inveiva nei confronti di una donna e di un altro uomo con difficoltà motorie.La donna, italiana di 51 anni, ha dichiarato agli operanti di avere una stabile relazione con l’uomo lì presente e di aver lasciato l’abitazione nella quale vivevano lo scorso 2 marzo a seguito delle numerose violente liti e, che nei giorni successivi, aveva ricevuto diverse telefonate nelle quali era stata minacciata anche di morte.
Nei fatti la donna, mentre era in compagnia di un suo amico con difficoltà motorie, ha notato sopraggiungere l’ex compagno che, molto agitato, ha iniziato ad insultarla e a minacciarla di morte; a questo punto il suo amico ha cercato di placare l’uomo, ma è stato aggredito a sua volta verbalmente e fisicamente con delle spinte.Anche altre persone che si trovavano sul posto hanno cercato di placare la rabbia del soggetto, che ha poi iniziato a colpire al volto la donna con degli schiaffi.
Considerato che l’uomo aveva minacciato di sparare alla sua ex compagna, gli agenti hanno perquisito il suo appartamento alla ricerca di armi che, però, non sono state trovate.
Alla fine degli accertamenti la donna e il suo amico sono stati soccorsi dal 118, mentre il 44enne è stato arrestato e per lui si sono aperte le porte del carcere di Regina Coeli.
Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.