Roma, lite in famiglia, due arresti della polizia
In seguito ad una chiamata per una discussione famigliare gli agenti arrestano un uomo scoprono per detenzione illegale di arma da fuoco e recuperano la refurtiva di un furto realizzato a casa di una nota attrice. A Spinaceto, in manette straniero che picchiav
refurtiva recuperata
(AGR) Alle prime ore del mattino di ieri, una ragazza ha chiesto aiuto alla Polizia di Stato perché stava litigando furiosamente con la madre ed il suo compagno, con lei coabitanti, e temeva per la propria incolumità. All’arrivo degli agenti del commissariato Spinaceto la giovane, che li attendeva in strada, ha raccontato che la lite era scaturita da motivi di coabitazione e di aver avuto paura in quanto il compagno della madre era in possesso di 3 pistole. A questo punto, gli agenti hanno chiesto giustificazione delle armi a C.M., 33enne romeno, il quale ha mostrato loro 2 repliche di pistole (un revolver ed una semiautomatica) entrambe con la canna occlusa. Mancava però la terza arma di cui la ragazza aveva parlato. I poliziotti hanno perquisito l’abitazione trovando, sopra l’armadio in una camera da letto, una pistola MANURHIN Ppk calibro 7,65, priva del caricatore ma funzionante, non censita in banca dati. Ma c’era dell’altro…. all’interno di un armadio in salotto: un borsone contenente svariate medaglie con raffigurazioni sacre riportanti il nome di una nota attrice, un set di francobolli raffiguranti la stessa diva, 4 orologi da polso, 5 penne d’argento, 4 collane con perle bianche e 3 con pelle turchesi, 1 confezione di monete da 20 e 50 centesimi, tutte emesse dalla Repubblica di San Marino ed un binocolo di grosse dimensioni.
Interrogato sulla provenienza di quegli oggetti, il 33enne ha riferito di aver effettuato dei lavori in casa della nota attrice e di averli ricevuti in dono dalla stessa. Gli agenti, a quel punto, hanno rintracciato la donna che ha confermato di conoscerlo e di essersi avvalsa del suo lavoro per ristrutturare la sua abitazione da settembre 2019 a marzo 2020, ma ha negato di avergli regalato alcun oggetto. Ha riconosciuto come proprio tutto il materiale rinvenuto nell’abitazione, tranne la pistola, ed ha dichiarato di non aver sporto denuncia in quanto fino a quel momento non si era accorta che quelle cose non fossero più in suo possesso. Il ladro, C.M. è finito in manette.
“No, non compro altre birre” così la donna ha risposto al marito al quale ne aveva già comprate tante, il quale, dinanzi al diniego della moglie, le ha ordinate al telefono e poi, ubriaco, ha colpito la donna. All’arrivo, gli agenti della volante hanno trovato la vittima in lacrime, mentre con una mano si reggeva la testa dolorante e con l’altra teneva in braccio il figlio. Il marito, invece era in piedi, all’interno della cucina, in completo disordine, piena di alimenti e suppellettili sul pavimento. V.C.A, di origine romena, non nuovo a simili episodi, è stato arrestato e tradotto presso il carcere di Regina Coeli.