Roma-Lido, nasce l'Osservatorio permanente sulla ferrovia, promesso il risanamento delle stazioni
Da gennaio (probabilmente a partire dal 7 gennaio) saranno a disposizione della Roma Lido due convogli Ma-300 CAF e MA-200 che nel mese di marzo potrebbero diventare sette e questo consentirà una maggiore frequenza e il ripristino dell'intero percorso da Porta San Paolo a Cristoforo Colombo.
(AGR) Sulla questione della Roma-Lido il presidente del X Municipio Mario Falconi ha specificato con una nota l'accordo di massima raggiunto con l'assessorato Trasporti del Campidoglio: "Ieri si è tenuto in Municipio il consiglio straordinario sulla Roma-Lido, un incontro fortemente voluto dai Comitati dei pendolari e da tutti i consiglieri. L’assessore Patanè e la Regione Lazio hanno dimostrato vicinanza ai cittadini del nostro territorio prendendo in seria considerazione la problematica attuale che coinvolge oltre 55.000 pendolari.
Registrata l’unanimità sulla nostra proposta che poi era la proposta anche delle opposizioni e dei Comitati pendolari, ossia: di spostare alcuni treni delle Linee A e B della metropolitana sulla Roma-Lido e su questo abbiamo ottenuto l'impegno della Regione a occuparsi dell'intervento tecnico necessario per l'adattamento delle carrozze.
Già a gennaio 2022 (probabilmente a partire dal 7 gennaio) saranno a disposizione della Roma Lido due convogli Ma-300 CAF e MA-200 nel mese di marzo potrebbero diventare sette i treni in servizio e questo consentirà una maggiore frequenza e il ripristino dell'intero percorso da Porta San Paolo a Cristoforo Colombo.
Inoltre verrà istituito - continua Falconi - il tavolo di coordinamento che abbiamo fortemente richiesto al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione coinvolgendo in primis le rappresentanze dei cittadini che ogni giorno vivono profondi disagi. Questo Osservatorio Permanente vedrà coinvolti i Comitati dei pendolari, il X Municipio, la Regione Lazio ed il Comune di Roma.
Infine, non trascureremo la manutenzione delle stazioni e la loro accessibilità, come già segnalato sono molte le scale mobili e gli ascensori da rimettere in funzione per garantire a tutti il diritto alla mobilità.