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Roma, ladra di professione, un'impronta su una scatola ha condotto gli agenti fino alla sua roulotte, in manette 26enne di Ardea

Le indagini hanno stabilito che la giovane donna si era presentata con una complice alla vittima e, con la scusa  di verificare la presenza di un anello sul balcone  cadutole dal piano superiore, riusciva ad entrare. Una volta in casa metteva a soqquadro l’abitazione asportando oro e denaro.

printDi :: 03 ottobre 2022 13:21
Polizia auto di servizio

Polizia auto di servizio

(AGR) Gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile e del III Distretto Fidene Serpentara,   a seguito di approfondite e tempestive indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma,  hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di misura  cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma,  nei confronti di una 26enne, gravemente indiziata di aver commesso, in concorso con altra persona, un furto aggravato nei confronti di una anziana donna avvenuta lo scorso giugno.

Le attività di indagine espletate hanno consentito di accertare che la giovane donna si era presentata con una complice presso l’abitazione della vittima e, con la classica scusa  di verificare la presenza di un anello sul balcone della stessa, asseritamente  cadutole dal piano superiore, riusciva ad entrare. Una volta in casa però, mentre la complice distraeva l’anziana signora, l’altra metteva a soqquadro l’abitazione asportando oggetti di valore e denaro contante.   

Nelle successive attività rilevante è stato anche l’apporto della Polizia Scientifica intervenuta a casa della vittima, dove gli accertamenti tecnici hanno evidenziato la presenza di una impronta papillare su una scatola di metallo nella camera da letto. Individuata la possibile responsabile del furto, è stata poi riconosciuta dall’anziana donna.  Dopo la notifica del provvedimento da parte degli agenti della Polizia di Stato la giovane donna, dimorante all’interno di una roulotte ad Ardea, è stata accompagnata in carcere.Sono in corso le indagini finalizzate al rintraccio della complice.

Ad ogni modo l’indagata è da ritenere presunta innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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