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Roma, in manette dopo un ricambolesco inseguimento minore straniero per rapina, violenza e lesioni a pubblico ufficiale

Il giovane avrebbe minacciato con un coltello una donna facendosi consegnare il telefono cellulare poi, è salito fin sul tetto di un palazzo, entrando nel giardino adiacente un istituto religioso, ha portato via un pc portatile e diversi capi di abbigliamento.Bloccato dai Carabinieri

printDi :: 24 maggio 2025 14:28
Carabinieri equipaggi intervenuti

Carabinieri equipaggi intervenuti

(AGR) I Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante hanno arrestato un cittadino marocchino di 16 anni, senza fissa dimora, poiché gravemente indiziato dei reati di rapina aggravata, furto in abitazione, danneggiamento, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Nella circostanza, prima avrebbe minacciato con un coltello una donna facendosi consegnare il telefono cellulare poi, nel fuggire dai Carabinieri già sulle sue tracce e allertati dalla Centrale Operativa, è salito fin sul tetto di un palazzo di via Labicana, intrufolandosi nel giardino adiacente di un istituto religioso, e lì ha portato via un pc portatile e diversi capi di abbigliamento di proprietà di una suora. I militari che non lo hanno mai perso di vista, sono riusciti a bloccare ogni possibile via di fuga. Deciso a non arrendersi, però, il 16enne ha sbarrato una porta in vetro all’interno della canonica, mandandola in frantumi.

 
I militari però, sono riusciti a bloccarlo definitivamente nel cortile dell’istituto religioso. Perquisito, il ragazzo aveva con sé tutti i beni portati via poco prima alle vittime che hanno presentato denuncia querela.D’intesa con la Procura della Repubblica per i Minorenni di Roma, il 16enne è stato arrestato e accompagnato al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli.

Si precisa che considerato lo stato dei procedimenti, indagini preliminari, l’arrestato deve considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato che è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca Costituzionalmente garantito

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