Roma, III Distretto di polizia, inaugurazione della "stanza tutta per sè" per l'ascolto di persone vittime di violenza e fragili
La stanza nasce dall'intenzione di realizzare uno spazio all’interno del quale la polizia giudiziaria abbia la possibilità di dedicarsi all’ascolto protetto di persone fragili, in un contesto dove vittime di violenza e bambini possano respirare l’aria pulita del rispetto.
stanza tutto per sè al III distretto di polizia
(AGR) Si è svolta questa mattina, presso la sede del III Distretto di Pubblica Sicurezza “Fidene Serpentara”, l’inaugurazione della “stanza tutta per sé”: un progetto realizzato grazie alla collaborazione tra la Polizia di Stato e le straordinarie socie del Soroptimist International, nato con l’intenzione di realizzare uno spazio all’interno del quale la polizia giudiziaria abbia la possibilità di dedicarsi all’ascolto protetto di persone fragili, in un contesto dove vittime di violenza e bambini possano respirare l’aria pulita del rispetto.
In tal senso, un’azione efficace per sradicare la violenza contro le donne “....deve partire da ‘un insieme istituzionale’ che si stringa nella logica dell’impegno, nell’obiettivo di una condivisione culturale dei buoni comportamenti che si può sintetizzare nella parola rispetto”, ha detto il Questore Massucci.
È la stessa etimologia della parola rispetto (dal latino re-spicere), infatti, che ci riporta alla ratio di “una stanza tutta per sé” e all’importanza di destinare uno spazio protetto a quelle donne che hanno il coraggio di denunciare e che cercano nella nostra divisa un porto sicuro in cui rifugiarsi. Vuol dire: "guardarsi intorno e vedere se c’è qualche persona in difficoltà, che è rimasta indietro, da riportare al nostro pari: ed è tutto quello che può succedere in questa stanza, che deve essere un luogo di conforto, dove la logica del rispetto ritrova casa. Questa è una stanza tutta per sé".