Roma, furti in abitazione, arriva la stretta, 6 arresti
Sulla Borghesiana la polizia aveva istituito servizi specifici per contrastare furti in abitazione, visto un uomo che scavalcava un murto di cinta ed entrava in un auto di grossa cilindrata con alla guida un complice, hanno prontamente bloccato i due uomini che avevano negli zaini arnesi da scasso
polizia controlli territorio
(AGR) Grazie ad un rafforzamento dei servizi dedicati al contrasto dei reati predatori e ad una rimodulazione del controllo del territorio, basato sulla georeferenziazione dei reati, i poliziotti della Questura di Roma hanno arrestato altre 6 persone.
Gli agenti della sezione Volanti stavano transitando in zona Borghesiana per contrastare il fenomeno dei furti in abitazione, quando hanno notato un’auto di grossa cilindrata ferma con una persona a bordo lato guida, mentre un altro individuo stava scavalcando il muro di cinta di un’abitazione. Accortosi subito dell’arrivo dei poliziotti, l’uomo è entrato frettolosamente nell’automobile e, per darsi alla fuga, ha cercato di investire gli operatori di polizia, che però sono riusciti a fermare l’auto e a bloccare i due ladri. Gli stessi, come poi accertato, si erano introdotti poco prima in un appartamento. Successivamente i due uomini sono stati identificati come cittadini romeni di 38 e 36 anni ed arrestati perché gravemente indiziati dei reati di tentata rapina aggravata in concorso. All’interno di due zaini in possesso dei due uomini, i poliziotti hanno rinvenuto una smerigliatrice, svariati arnesi atti allo scasso ed un disturbatore di frequenza. Un secondo disturbatore è stato trovato all’interno dell’autovettura con cui erano giunti sul posto. I due sono stati arrestati poiché gravemente indiziati di furto aggravato e detenzione diffusione e installazione abusiva di apparecchiature atte ad intercettare impedire o interrompere comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche. L’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma.
Ancora gli agenti della sezione volanti hanno arrestato un cittadino tunisino di 43 anni perché gravemente indiziato del reato di tentato furto aggravato. I poliziotti sono intervenuti in zona Centocelle, in quanto il proprietario di una ditta di ceramiche ha notato, tramite le telecamere di sorveglianza, un uomo vestito di scuro, che aveva tentato di asportare da un furgone di proprietà della ditta l’impianto stereo ed inoltre aveva danneggiato il vetro posteriore di un altro mezzo sempre di proprietà della ditta. I poliziotti, dopo una battuta di ricerca, hanno intercettato l’individuo nei pressi della zona dove sono avvenuti i fatti e lo hanno arrestato. L’arresto è stato convalidato.
Ancora una volta gli agenti della Polizia di Stato della sezione Volanti, unitamente ai poliziotti del commissariato Torpignattara, hanno arrestato un cittadino indiano di 35 anni perché gravemente indiziato del reato di tentato furto aggravato, poiché aveva tentato, in zona Centocelle, di rubare uno scooter parcheggiato. Evento scongiurato solo grazie all’intervento dei poliziotti allertati dal proprietario del mezzo. L’arresto è stato convalidato.
Gli agenti del commissariato Porta Maggiore, invece, hanno arrestato una donna di 22 anni perché gravemente indiziata del reato di rapina in concorso. Il 15 gennaio scorso, i poliziotti sono stati inviati in zona Pigneto, in quanto era giunta segnalazione di rapina consumata ai danni di una ragazza. La donna ha raccontato ai poliziotti che poco prima, mentre camminava parlando al telefono, era stata avvicinata da due ragazzi, un uomo ed una donna che le avevano sfilato il telefono dalle mani scappando via insieme. La ragazza veniva poi bloccata, mentre l’uomo riusciva a fuggire. La donna è stata arrestata e su di lei gli agenti durante le indagini hanno appurato che gravava già la misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. per altri reati. L’arresto è stato convalidato e la donna è stata sottoposta alla misura cautelare della custodia in carcere.
Ad ogni modo gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.