Roma, estorsione al pub, obbligo di dimora per due
Un 30enne è andato in un pub dove aveva aggredito e picchiato un cliente e quando il titolare ha cercato di allontanarlo l'uomo l'ha minacciato di incediargli il locale. Alla chiusura il giovane si è presentato ed ha ricevuto una somma in denaro, indagato per estorsione.


(AGR) Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Prati, a seguito di approfondite indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora, con annesso il divieto di allontanamento dalle rispettive abitazioni in orario serale e notturno, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma, nei confronti di un 30enne ed un 36enne, gravemente indiziati, in concorso tra loro, del reato di estorsione ed il solo 30enne anche di lesioni personali.
L’indagine trae inizio da una lite, scaturita in un pub del quartiere Prati e avvenuta nel gennaio scorso, durante la quale un ragazzo, ovvero l’odierno 30enne indagato, dopo aver molestato una giovane, ha colpito uno degli avventori intervenuto a difesa della ragazza.
La vittima ha presentato una denuncia al commissariato Prati e gli investigatori, dopo una serie di accertamenti, hanno identificato entrambi i sospetti. La Procura, con gli elementi acquisiti, ha chiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Roma la misura cautelare dell’obbligo di dimora con annesso il divieto di non lasciare la propria abitazione nelle ore serali e notturne.La misura è stata eseguita dagli stessi poliziotti del commissariato di via Ruffini. Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.