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Roma, corsa contro il tempo, la Polizia apre la strada e scorta l'auto dei genitori fino al Policlinico, salvata bimba di 14 mesi

La bambina, sul seggiolino, respirava a fatica e stava perdendo conoscenza. In quei momenti drammatici, ogni secondo contava, i due agenti intervenuti con sirena e lampeggianti hanno accompagnato la piccola fino al Policlinico dove i sanitari gli hanno prestato le cure necessarie

printDi :: 25 ottobre 2025 15:14
Polizia gli agenti che hanno salvato la piccola Alice di 14 mesi

Polizia gli agenti che hanno salvato la piccola Alice di 14 mesi

(AGR) Una notte di paura, speranza e straordinario coraggio quella vissuta a Roma, dove due agenti della Polizia di Stato, Jacopo e Gaia, in servizio presso il Commissariato di P.S. Sant’Ippolito, sono stati protagonisti di un intervento che ha letteralmente salvato una vita: quella della piccola Alice, una bimba di appena 14 mesi, colta da una grave crisi respiratoria.

Lungo via Tiburtina, nel cuore della notte, i due hanno notato una macchina ferma al semaforo, con il clacson che suonava disperatamente ed il traffico bloccato.

 
Avvicinandosi, hanno trovato il padre in preda al panico: la sua bambina, sul seggiolino, respirava a fatica e stava perdendo conoscenza. In quei momenti drammatici, ogni secondo contava. Senza esitazione, Jacopo e Gaia hanno allertato la Sala Operativa e ottenuto l’autorizzazione per l’uso di sirene lampeggianti.

È iniziata così una corsa contro il tempo tra le vie della Capitale: la pattuglia della Polizia di Stato davanti e l’auto del padre subito dietro con le altre macchine che si spostavano per lasciare passare il convoglio. Ogni semaforo superato e ogni curva percorsa era un passo in più verso la salvezza di Alice.

Grazie alla prontezza e alla lucidità dei due agenti, l’auto è arrivata in pochi minuti al Policlinico Umberto I, dove la bambina ha ricevuto immediatamente le cure necessarie. Dopo momenti di grande tensione, finalmente il respiro di Alice è tornato regolare e il padre, con le lacrime agli occhi, ha potuto tirare un sospiro di sollievo.

Nei giorni successivi, Jacopo e Gaia hanno avuto la gioia di incontrare nuovamente la piccola Alice e i suoi genitori.

È stato un momento di profonda emozione: appena la bambina ha rivisto Gaia, ha allungato le braccia verso di lei e si è stretta forte al suo collo, come se avesse riconosciuto il suo angelo custode in divisa e come se sapesse che proprio quelle braccia, poche notti prima, l’avevano guidata verso la salvezza. Alice, infatti, non voleva più staccarsi da Gaia, la guardava con i suoi occhi grandi e limpidi, e ogni suo sorriso sembrava un piccolo “grazie” per la vita che per poco le scivolava via dalle manine.

Quel momento ha emozionato tutti: i genitori con le lacrime agli occhi hanno ringraziato Jacopo e Gaia per aver salvato la vita della piccola e gli agenti, stringendola tra le braccia, hanno rivissuto l’intensità di quella corsa contro il tempo.

Un’azione rapida, decisa e piena di umanità, che ancora una volta testimonia come dietro la divisa della Polizia di Stato batta un cuore pronto a tutto per proteggere la vita, soprattutto quella più fragile.

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