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Roma, bulgaro convince la campagna a venire in Italia a lavorare, ma la costringeva all'accattonaggio e la picchiava, in manette 45enne

I militari hanno raccolto la denuncia della donna, la quale ha raccontato che il suo compagno, dopo averla convinta a lasciare la Bulgaria e seguirlo in Italia con la promessa di un lavoro, si è impossessato del suo passaporto, costringendola all'accattonaggio e picchiandola reiteratamente

printDi :: 06 marzo 2024 13:52
Roma, bulgaro convince la campagna a venire in Italia a lavorare, ma la costringeva all'accattonaggio e la picchiava, in manette 45enne

(AGR) I Carabinieri della Stazione Roma Piazza Farnese hanno arrestato un 45enne bulgaro, con precedenti, gravemente indiziato dei reati di riduzione o mantenimento in schiavitù e maltrattamenti ai danni della compagna.

La sera del 28 Febbraio scorso, i Carabinieri sono stati allertati dal personale di una struttura di assistenza per senza fissa dimora a cui una donna 37enne bulgara, si era rivolta mostrando i segni di violenze subite. I militari hanno così raccolto la denuncia della donna, la quale ha raccontato che il suo compagno, dopo averla convinta a lasciare la Bulgaria e seguirlo in Italia, nel mese di Gennaio 2024, con la promessa di un lavoro, si è impossessato del suo passaporto, costringendola all'accattonaggio e picchiandola reiteratamente causandole lesioni, specie nei giorni in cui non riusciva a reperire abbastanza denaro o quando chiedeva di ritornare in patria dai suoi 3 figli. La vittima ha riferito ai Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Farnese che, per le condotte violente del compagno, ha iniziato a vivere in forte stato d'ansia e timore per la propria incolumità.

I Carabinieri hanno rintracciato e arrestato l’uomo, trovandolo ancora in possesso del passaporto della compagna. La donna è stata accompagnata presso il pronto soccorso dell’ospedale "Santo Spirito" per accertamenti.

L’arrestato è stato condotto nel carcere di Regina Coeli, dove rimane, a seguito della convalida dell’arresto da parte del Tribunale di Roma.

Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui l’indagato deve considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.

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