Roma, boom di iscrizioni negli asili nido comunali
Roma sopra gli obiettivi europei del 2030. I nidi comunali sono un servizio sempre più apprezzato e scelto dalle famiglie con un + 4,5% rispetto al dato pre-Covid. Un risultato che è frutto delle politiche messe in campo dall'amministrazione per favorire l'accesso al servizio
(AGR) Al via domani le iscrizioni ai nidi di Roma Capitale per l'anno 2024-2025, che resteranno aperte fino al 25 marzo. La capitale arriva all'appuntamento con dati importanti circa il livello di gradimento del servizio. Si regista infatti un boom di iscrizioni per l'anno 2023-2024 con 19.493 bambini e bambine che frequentano i nidi: una incidenza pari al 35,5% rispetto alla popolazione da 0-3 anni, solo con la rete capitolina, raggiungendo un livello mai così alto sul territorio di Roma Capitale. Un risultato importante che consente alla città di essere tra le più virtuose d'Italia. I nidi di Roma Capitale sono dunque un servizio sempre più apprezzato e scelto dalle famiglie con un + 4,5% rispetto al dato pre-Covid.
Se dal 2013-2014 fino agli anni del Covid si sono registrate iscrizioni quasi ferme e un drastico calo nell'anno della pandemia, dal 2021-2022 il trend di crescita è molto significativo. Un risultato frutto anche delle politiche messe in campo dall'amministrazione per favorire l'accesso a questo servizio: in primo luogo l'azzeramento della retta per le famiglie con redditi più bassi e l'abbattimento dei costi per tutte le altre in modo significativo, sebbene progressivo. Se a questo abbattimento alla fonte aggiungiamo il bonus nido erogato dall'Inps, a Roma fino a 25.000 euro di Isee, cioè per il 65% degli iscritti, il nido è a costo zero.
Importante è stata anche la sperimentazione del prolungamento degli orari per ulteriori 59 nidi rispetto ai 36 che già lo prevedevano. Per lo stesso motivo anche consentire l'iscrizione continua lungo tutto l'anno ha facilitato l'accesso ai nidi.
Ulteriore importante intervento è stato quello di riformulare i criteri, già dallo scorso anno, che determinano il punteggio in graduatoria, riducendo le distanze tra famiglie in cui entrambi i genitori lavorano o in cui ne lavora solo uno e considerando lavoratori non solo coloro che hanno contratti a tempo indeterminato o liberi professionisti, ma anche quelli con contratti a termine, esattamente come è il mondo del lavoro oggi.
“E' un successo - ha commentato l'Assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro di Roma Capitale, Claudia Pratelli - perché questo è il servizio che per eccellenza si pone l'obiettivo di contrastare le diseguaglianze e moltiplicare le opportunità. Le politiche che fin dal primo mese d'insediamento abbiamo messo in campo sono andate in questa direzione e continuiamo a programmare l'accrescimento della nostra offerta. Nell'anno in corso abbiamo già aperto 5 nuove strutture e ne abbiamo programmate altre 3 per il 2024-25 ed entro il 2026 altre 13 grazie agli interventi PNRR per un totale di 21 nuovi nidi, quasi tutti in zone più periferiche e dove maggiormente vivono famiglie giovani con bambini. Quanto a posti in rapporto alla popolazione oggi Roma è al 37% con la rete capitolina, a cui si aggiunge il 12% di offerta privata autorizzata, per un totale del 49%: siamo con molto anticipo sopra agli obiettivi europei del 2030. Ne siamo orgogliosi, ma il nostro obiettivo è puntare ad aumentare tanto la domanda quanto l'offerta".
"Questo è un servizio fondamentale - ha poi proseguito - che impatta in modo significativo sulla formazione e l'educazione dei bambini e le bambine e rappresenta anche uno strumento straordinariamente importante per favorire ed incoraggiare l'occupazione femminile e l'emancipazione delle donne”, ha concluso.
foto archivio AGR by pixabay