Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Roma: Arresti camorra

print01 luglio 2011 19:13
(AGR) “Sono molto preoccupanti le infiltrazioni in affari “puliti” nella Capitale nei settori dell'edilizia e della gestione dei rifiuti che emergono dopo gli arresti di camorra di queste ore, vanno approfonditi tutti i dettagli per fermare gli interessi della criminalità organizzata da Roma e dal Lazio - afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. - Rinnovando i complimenti al lavoro delle forze dell'ordine, e del NOE in particolare, e alla magistratura, chiediamo con forza alle istituzioni di sostenere questa attività. Come evidenziato dal recente Rapporto Ecomafie 2011 di Legambiente, nel Lazio crescono i reati legati allo smaltimento illecito dei rifiuti e sono saldamente elevati quelli per il cemento illegale, una triste conferma di una illegalità troppo diffusa e di una pericolosa ascesa della criminalità organizzata. Da un lato, servono norme più severe che vanno introdotte recependo fino in fondo nel codice penale le norme europee, per potenziare gli strumenti a disposizione delle Procure. Dall'altro, serve più attenzione dalle istituzioni, prima su tutte la Regione Lazio, che proprio su cemento e rifiuti deve dare un forte impulso alle Amministrazioni locali con il nuovo piano rifiuti, puntando su riduzione, riuso e raccolta differenziata, settori a basso livello di illegalità e infiltrazione, facilitando sul fronte del cemento abusivo il riavvio delle ruspe per gli abbattimenti.” I numeri del Rapporto Ecomafie 2011 evidenziano un andamento davvero preoccupante nel Lazio per i reati legati al ciclo dei rifiuti e al cemento illegale. Il Lazio quest'anno scala una posizione e passa da sesta a quinta regione in Italia per ecomafie nei rifiuti (dopo le quattro regioni storicamente caratterizzate da infiltrazioni mafiose), con un incremento del 30% dei reati accertati che arrivano ad essere 376, pari al 6,3% del totale nazionale, con 341 persone denunciate, 169 sequestri e nessun arresto. Stabilmente elevati i numeri nel ciclo del cemento: i 721 i reati accertati (il 10,4% del totale nazionale) confermano il Lazio in terza posizione, dopo Calabria e Campania, con 913 persone denunciate, 269 sequestri effettuati e un arresto. Nel complesso sono 8,5 illegalità al giorno, 3.124 infrazioni registrate nel 2010, il 10,1% del totale nazionale, secondo la fotografia che emerge dal Rapporto Ecomafie 2011 di Legambiente.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE