Ripascimento su tutta la costa
(AGR) Il mare mosso dei giorni scorsi ha riattivato l’erosione su tutti gli arenili. Mentre i verdi denunciano l’ennesimo flop del ripascimento avviato alla fine di luglio ed il conseguente sperpero di danaro pubblico, l’Assobalneari rilancia il progetto di riordino dell’intero tratto costiero romano, ricompreso tra il Porto di Roma a ponente e l’ultimo stabilimento balneare a levante. “Ogni elemento della relazione del Prof. Franco- dichiara, infatti, Renato Papagni, Presidente di Assobalneari Roma- ci convince dell’assoluta esigenza di porre in essere un intervento di difesa della costa che metta al sicuro non solo una parte del litorale romano, bensì l’intero tratto di competenza dell’Amministrazione Capitolina. Un intervento, quindi, ad alto valore tecnico- scientifico, analizzato con la massima attenzione in ogni suo aspetto, riflettuto e ragionato tra tutti gli addetti ai lavori, affinché niente possa essere lasciato al caso. Un esempio per tutti- continua Papagni- dalla relazione del Prof. Leopoldo Franco emerge con assoluta chiarezza il fatto che i lavori di ampliamento del Porto di Roma non avranno, se non marginalmente, riflessi, in termini di erosione, sulla costa adiacente. La già fortissima erosione presente oggi sui lidi di ponente, quindi, non sarà ulteriormente aggravata dall’intervento sul Porto. Anzi. E’ accertato che sarebbe sufficiente, fin da ora, un allontanamento, verso il mare, per circa 20-30 metri, dell’attuale scogliera soffolta per ridurre sensibilmente il fenomeno erosivo. Unitamente all’eliminazione di quelle opere che sono state costruite probabilmente senza la dovuta attenzione e che costituiscono oggi fonte di destabilizzazione della costa, una per tutte il Pontile dei Pescatori.Il riordino della soffolta a ponente- conclude Papagni- comporterebbe per la Regione Lazio una spesa così minima, da giustificare veramente la scelta di mettere mano a tutto il litorale romano, a levante così come al centro, così come a ponente, e una volta per tutte.”>