"...Questo non è amore" la Polizia accanto alle donne per la campagna contro la violenza di genere
Da anni, la campagna della Polizia di Stato "...Questo NON è amore” è un punto di riferimento per tutte le donne che cercano informazioni, sostegno o il coraggio di parlare, ma è anche un invito alla comunità intera: uomini, famiglie, giovani, insegnanti. La violenza si sconfigge tutti insieme

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(AGR) La violenza di genere continua a insinuarsi nelle pieghe della nostra società con declinazioni sempre nuove: dalla violenza fisica, a quella psicologica, economica, fino alla violenza digitale, minando la dignità, l’integrità mentale e fisica e, troppo spesso, la vita di un numero inestimabile di donne, molte delle quali, sovente, non si risolvono a sporgere denuncia.
La Polizia di Stato e la comunità tutta hanno il dovere, innanzitutto, di sostenere le donne che hanno la forza di farlo: nella maggior parte dei casi, sono donne rassegnate, che provano vergogna, hanno paura di ritorsioni per sé stesse e i propri figli, si credono colpevoli, temono di non essere credute.
Da anni, la campagna della Polizia di Stato “…Questo NON è amore” rappresenta un punto di riferimento per tutte le donne che cercano informazioni, sostegno o il coraggio di parlare, ma è anche un invito alla comunità intera: uomini, famiglie, giovani, insegnanti. Perché la violenza si sconfigge insieme, seminando rispetto, educazione all’uguaglianza e rifiuto di ogni forma di sopraffazione, soprattutto tra le nuove generazioni.
È con questo spirito che sabato 22 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Polizia di Stato rinnova pubblicamente il proprio impegno.
In Piazza Pia, a Roma, per tutta la giornata, gli operatori saranno presenti per incontrare i cittadini, distribuire materiali informativi ed ascoltare chiunque abbia bisogno di condividere una storia o chiedere un consiglio. Il camper rosa della Polizia di Stato, luogo sicuro e protetto, sarà pronto ad accogliere in totale riservatezza eventuali vittime o persone che temono per sé o per un loro conoscente.
Uniti nell’intento di aiutare le donne a riconoscere anche quelle violenze sottili, invisibili, normalizzate, che spesso precedono gli episodi più gravi, durante l’iniziativa inviteremo chiunque vorrà aiutarci a scrivere su un post-it una frase simbolica: una verità semplice e potente su “ciò che l’amore non è”. Un gesto piccolo, ma capace di generare consapevolezza.
A tutte le donne: non siete sole. Parlare è il primo passo. Denunciare è un atto di coraggio, non di colpa e, ogni volta che una donna trova la forza di farlo, la comunità intera diventa più forte.
















