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Piercing che passione, i migliori studi della Capitale

Oramai è più di una moda, pronta ad esplodere nel periodo estivo. Si va dal piercing al lobo dell’orecchio, alla cartilagine, alla narice, al setto nasale, fino al piercing all’ ombelico o quello più richiesto al capezzolo, che è raccomandato da alcuni medici

printDi :: 02 luglio 2021 19:06
Studio Marco Manzo tattoo e piercing foto da comunicato

Studio Marco Manzo tattoo e piercing foto da comunicato

(AGR) Moltissime sono le zone del corpo che donne e uomini amano decorarle con monili: si va dal piercing al lobo dell’orecchio, alla cartilagine, alla narice, al setto nasale, fino al piercing all’ ombelico o quello sempre più richiesto al capezzolo, che è utile ed è anche raccomandato da alcuni medici per risolvere il problema del capezzolo introflesso.

In questo periodo poi, molti sono i giovanissimi che vogliono farsi regalare dai propri genitori un piercing per festeggiare la promozione scolastica.

 
SI PUO’ ANDARE AL MARE DOPO UN PIERCING?  E’ UNA DELLE DOMANDE PIU’ FREQUENTI IN ESTATE....

Va detto che, a differenza del tatuaggio, non ci sono limitazioni dopo l’esecuzione di un piercing nell’esporsi al sole e fare bagni al mare o in piscina, seguendo le indicazioni che il piercer fornirà dopo la procedura.
Di seguito alcune importanti indicazioni per l’esecuzione di un piercing in assoluta sicurezza, anche per i genitori che volessero regalarne uno ai propri figli: ecco i migliori Centri a Roma:

Al primo posto assoluto troviamo Il Tribal Tattoo Studio di via Cassia 1134a , Roma RM (www.tribaltattoostudio.com)dove i piercing sono eseguiti da 30 anni da  Marco Manzo ,che è anche docente di igiene,  sicurezza e tecnica di tatuaggio e piercing nei corsi professionali sin  dalla loro istituzione: tutti i materiali sono conformi e le norme sono seguite alla lettera, come avviene  nei centri piercing autorizzati: oltre all’utilizzo dell’ago cannula sterile e monouso, i materiali usati sono bio-compatibili (acciaio chirurgico di grado medicale, teflon, titanio, bio-plastica), come richiesto dalla norma UNI EN 1811:2011 scartati insieme a tutto lo strumentario necessario davanti al cliente.

Altri centri piercing raccomandati nella capitale sono: 

2) ARABA FENICE TATTOO E PIERCING Via delle Acacie, 52/A, Roma RM

https://www.facebook.com/arabafenicetattoo/

3) BLOODY ANVIL TATTOO Via Laurentina, 3h, Roma RM

https://www.bloodyanvil.tattoo/

4) Sweet Mamba Tattoo  Via Portuense, 297 A, Roma RM

https://www.sweetmambatattoo.com/

5) The Bad Church – Tattoo & Piercing Vicolo del Bologna, 13,
https://www.instagram.com/thebadchurch_tattoo/

Altro aspetto importante da considerare, è quello relativo all’età dei minorenni che volessero farsi un piercing: la pratica è vietata al di sotto dei 14 anni di età, fatta eccezione per il lobo dell’orecchio solo con il consenso informato reso personalmente dagli esercenti la patria potestà. Per i minori di anni 18, maggiori di 14, invece, si potranno eseguire piercing anche diversi dal lobo  solo con il consenso informato reso personalmente dagli esercenti la potestà genitoriale.

I piercer professionisti già erano soliti per motivi etici e per una sorta di autoregolamentazione seguire  queste prescrizioni , ma vederle convertire in legge (come è di recente avvenuto nella Regione Lazio, legge n.2 del 3/03/21)  sicuramente è indispensabile per il contrasto all’abusivismo e per impedire che i minori, possano rivolgersi a persone non qualificate ed abusive allo svolgimento di questa pratica che , ricordiamo, se non eseguita in strutture idonee può causare problematiche di salute anche gravi. 

Anche perchè di fatto, questa legge premia chi lavora da sempre alla luce del sole, consentendo anche a chi ha dai 14 ai 18 anni di potersi fare ad esempio, col consenso dei genitori, qualsiasi tipo di piercing in sicurezza.

La scelta della Regione è idonea ad evitare che i giovani , rifiutati dai professionisti, si possano rivolgere a persone non autorizzate.

Ribadiamo quindi di rivolgersi esclusivamente a centri piercing autorizzati, che possano ridurre a zero i rischi connessi a questa pratica come indicato nelle linee guida del Ministero della Sanità del 1998.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
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