Palermo: smantellata rete criminale nel carcere Pagliarelli, 12 arresti tra detenuti e agenti corrotti
Un’indagine antimafia rivela un traffico illecito di droga e cellulari nel carcere di Palermo. Coinvolti detenuti e agenti penitenziari, 12 le misure cautelari eseguite


Operazione antimafia a Palermo
(AGR) Palermo – I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, in collaborazione con la Polizia Penitenziaria di Palermo Pagliarelli e il Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria di Padova, hanno eseguito durante la notte 12 provvedimenti cautelari emessi dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Sette dei soggetti arrestati erano già detenuti per altri reati. Le accuse comprendono corruzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e accesso illecito a dispositivi di comunicazione da parte di detenuti.
Gli strumenti di infiltrazione erano molteplici: colloqui con i familiari, detenuti in uscita per lavoro esterno, trasferimenti da altri penitenziari e connivenze interne. Un sistema ben organizzato, che ha generato un mercato clandestino estremamente redditizio: cellulari e sostanze venivano venduti all’interno del carcere a prezzi dieci volte superiori a quelli di mercato.
Ma non solo droga e telefoni. Le indagini hanno anche evidenziato episodi di violenza e sopraffazione messi in atto da alcuni detenuti dominanti, spesso con la tacita approvazione di agenti compiacenti. Un clima di terrore che colpiva sia i colleghi onesti che i detenuti più vulnerabili, spesso costretti a fungere da corrieri interni.
I numeri dell’operazione:
- 56 micro cellulari
- 25 smartphone
- 20 SIM card
- Oltre 1 kg di cocaina, crack, hashish e marijuana
- 5 kg di droga trovati durante le perquisizioni
- 10.900 € in contanti sequestrati
- Munizioni per pistola cal. 7.65 rinvenute a Catania
Durante le perquisizioni, è stato arrestato in flagranza di reato per spaccio anche il figlio 25enne di uno degli indagati. I sequestri effettuati confermano la vastità e l’organizzazione dell’illecito traffico.
L’operazione rappresenta un importante successo per la lotta alla criminalità all’interno degli istituti penitenziari, dimostrando la determinazione delle forze dell’ordine e della magistratura nel contrastare corruzione, spaccio e violenze dietro le sbarre.
Quanto sopra si comunica, nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito