Ostia, il nuovo skate park costruito su area demaniale, sarebbe abusivo
Monica Picca (Lega-Salvini) l'ha scoperto attraverso un accesso agli atti. La struttura starebbe nascendo su un terreno del demanio pubblico acquisito per opere edilizie. Per l'area stessa non risulterebbe l'atto d'esproprio. Di Pillo replica: tutto a posto
(AGR) "Lo skate park di Ostia, progetto tanto atteso dalla cittadinanza ed usato dal M5S come spot elettorale, sta nascendo in maniera abusiva su un terreno che non è di proprietà del Comune di Roma ma del demanio pubblico". A denunciarlo è Monica Picca, capogruppo della Lega in X Municipio, che sulla vicenda ha effettuato un accesso agli atti.
L'area dove si sta costruendo lo Skate Park, secondo quanto scrive il Dipartimento urbanistico di Roma Capitale, "fa parte del patrimonio comunale a seguito di un'occupazione d'urgenza avvenuta nel 1985 da parte del Comune per dotare il quartiere di opere edilizie, strade e fogne necessarie per l'attuazione del piano di zona Ostia Lido Nord che risaliva a 20 anni prima. Tra le particelle, poichè il Dipartimento non ha fornito la planimetria catastale dell'intervento previsto nel 1985, non risulta indicata con certezza l'area in questione e soprattutto non risulta documentato il successivo atto d'esproprio dell'area come previsto per legge", osserva la Picca.
La presidnete Giuliana Di Pillo (M5S) replica e spiega: “Abbiamo operato in perfetta regola – ribatte – L’area in questione comprende anche il terreno dove sorge la parrocchia di Nostra Signora di Bonaria, il mercato comunale dell’Appagliatore, le strade e i relativi servizi. E ci sembra che non sono opere abusive, anzi. Infine - precisa la Di Pillo - il punto in cui sorge lo skate park, è un'area inventariata al patrimonio comunale. Nessuno deve mettere in discussione lo skate park, un'opera determinante per i ragazzi del quartiere"