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Ostia e X Municipio di Roma, territorio sospeso: tra abbandono, disservizi e sicurezza a rischio

Tra Metromare ferma, traffico paralizzato per raggiungere Roma, incidenti mortali, corse clandestine e omicidi, cresce l’allarme. Pallotta (FI): “Controlli nulli, cittadini abbandonati”.

printDi :: 31 ottobre 2025 10:53
Via Ostiense - Traffico paralizzato, pendolari esasperati

Via Ostiense - Traffico paralizzato, pendolari esasperati

(AGR) Ogni giorno, il X Municipio del Comune di Roma si fa teatro di interruzioni, emergenze e paura. Una lunga sequenza di criticità che alimenta la percezione diffusa di vivere in un territorio lasciato a sé stesso, dove il confine tra inefficienza e rassegnazione si assottiglia.

A mancare non sono soltanto servizi efficienti, ma una presenza credibile della politica. A ogni nuova emergenza – dai trasporti in tilt alle bombe carta sotto casa – la risposta istituzionale appare tardiva, inconsistente, spesso autoreferenziale.

 
Il risultato è una comunità che, sentendosi abbandonata, perde fiducia nelle istituzioni e si rifugia nella rassegnazione o nell’indignazione episodica.

blocco della linea Metromare – Roma-Lido di ieri 30 Ottobre, paralizzata tra Piramide e Acilia

blocco della linea Metromare – Roma-Lido di ieri 30 Ottobre, paralizzata tra Piramide e Acilia

L’ultimo episodio in ordine di tempo è il blocco della linea Metromare – Roma-Lido di ieri 30 Ottobre, paralizzata tra Piramide e Acilia a causa di un guasto alla linea elettrica. Migliaia di pendolari lasciati a terra, ancora una volta.

La ripresa parziale è arrivata solo nel tardo pomeriggio, dopo l’intervento dei tecnici presso la sottostazione di Vitinia-Torrino.
Una routine, ormai. Un servizio ferroviario nevralgico ridotto a un gioco d’azzardo: se va bene arrivi a lavoro, se va male… navette, caos e ritardi infiniti.

Una situazione che ha trasformato quello che dovrebbe essere un collegamento strategico con la Capitale in una lotteria quotidiana.

Molti lavoratori sono costretti a rinunciare al trasporto pubblico per affidarsi all’auto privata, peggiorando una situazione già critica.

Ore di traffico per pochi chilometri: mobilità da incubo per raggiungere Roma dalla costa oggi possono occorrere due ore per percorrere pochi chilometri. Un pendolarismo diventato infernale: auto incolonnate per decine di chilometri carreggiate ristrette, cantieri eterni, mancanza di alternative reali.

Via Ostiense - Traffico paralizzato, pendolari esasperati

Via Ostiense - Traffico paralizzato, pendolari esasperati

Strade concepite per il doppio senso sulla stessa carreggiata, che svolgono il ruolo sia di ingresso che di uscita, senza alcun margine di sicurezza, Via del Mare, Via Ostiense, Via dei Romagnoli da Acilia Verso Ostia e viceversa. Strade pensate in epoca Romana e nel Ventennio, ad oggi senza alcun miglioramento strutturale e nella sicurezza.
Il risultato? Incidenti quotidiani, spesso mortali.
Una rete viaria inadatta, pericolosa e incapace di sostenere il flusso dei cittadini del quadrante sud.
Le segnalazioni dei residenti sono costanti, ma restano lettera morta. I controlli? Rari. Le telecamere? Assenti.In questo contesto, parlare di prevenzione stradale appare quasi ironico.

Le strade non offrono alternative. Raggiungere la Capitale è diventato un pellegrinaggio:

  • ore per pochi chilometri
  • carreggiate ristrette
  • cantieri infiniti
  • doppio senso sulla stessa carreggiata
  • incidenti quotidiani

Il tragico incidente costato la vita a Beatrice Bellucci, travolta durante una corsa clandestina su via Cristoforo Colombo, ha segnato un confine drammatico.

Il Presidente del Municipio, Mario Falconi, ha parlato di una ferita collettiva:

La sicurezza stradale deve tornare al centro delle politiche pubbliche, perché nessun’altra famiglia debba vivere un dolore come quello dei genitori di Beatrice.

Parole che fotografano una sofferenza diffusa, ma che denunciano un’altra fragilità: la risposta insufficiente sul fronte dei controlli.

Al caos quotidiano si aggiunge la paralisi amministrativa delle concessioni balneari.

La vicenda del Lotto A25 – storicamente appartenuto all'Associazione Sportiva Nauticlub, risultata successivamente assegnata alla Soc. KOKAI S.r.l. s. costituita pochi giorni prima del bando – ha scatenato accertamenti della Guardia di Finanza, segnalazioni all’ANAC, indagini della Procura di Roma e ricorsi al TAR.

Il Municipio tenta di rilanciare con il PUA – Piano di Utilizzazione degli Arenili, ma per molti questo non risolve nulla.

Lo sostiene con forza Renzo Pallotta, Segretario di Forza Italia del X Municipio:

“Prima si fanno procedure illegittime, poi si cerca di rimediare come se il PUA fosse la panacea. È una fuga in avanti per mascherare il fallimento.”

Pallotta lamenta immobilismo, mancanza di trasparenza e una gestione incapace di offrire certezze a cittadini e imprese:

I cittadini meritano trasparenza, non propaganda. Servono procedure chiare e controlli seri, non dilettanti allo sbaraglio.”

Intanto, molte spiagge – soprattutto quelle non assegnate – sono rimaste chiuse per buona parte dell’estate, penalizzando:

  • cittadini
  • turisti
  • lavoratori stagionali
  • attività economiche

Il litorale romano, invece di essere volano economico, è rimasto intrappolato in un limbo burocratico.

Oggi il X Municipio appare schiacciato da tre urgenze non più rimandabili:

  1. Sicurezza pubblica
  2. Mobilità e trasporti
  3. Gestione amministrativa trasparente

Il clima di sfiducia cresce, la percezione di insicurezza dilaga, mentre la politica sembra parlare un linguaggio distante, spesso celebrativo, raramente capace di offrire risposte reali.

Ad Acilia, la situazione si è fatta insostenibile. Nelle settimane passate si sono susseguiti episodi ad alta tensione:

  • esplosione di una bomba carta nell’androne di un palazzo;
  • una giovane di 19 anni colpita da un proiettile mentre era affacciata al balcone;
  • incendi e ordigni artigianali in varie zone.

Residenti attoniti, famiglie chiuse in casa, un clima di paura crescente.

A raccontarlo sono i cittadini stessi, esasperati da forze dell’ordine che – nonostante gli sforzi – restano numericamente insufficienti a presidiare un territorio così esteso.

Nel quartiere adiacente, all’AXA, l’ex centro sportivo del Parco della Madonnetta è diventato emblema del degrado. Strutture distrutte, verde incolto, occupazioni abusive. Un luogo che doveva essere motore sociale si è trasformato in zona grigia.

Un ragazzo del quartiere è morto dopo essere stato inseguito da un senzatetto che viveva proprio in quegli edifici abbandonati. Un episodio che ha scosso l’intera comunità e che ha reso ancora più evidente il fallimento di un’amministrazione incapace di garantire controllo e sicurezza.

Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha dichiarato che verrà stanziata una somma di 10 milioni di euro per il recupero totale del Parco della Madonnetta, divenuto simbolo storico dell'abbandono nel quadrante sud di Roma.

La cronaca è implacabile:

  • bomba carta in via della Tortuga
  • incendio al Burger King di viale Paolo Orlando
  • ordigno in via delle Azzorre
  • esplosivi in via Vega
  • roghi in via delle Sirene e via delle Orcadi
  • omicidio di Simone Schiavello a Ostia

Una spirale che ricorda gli anni più bui del litorale.

  • Furti: furti d'auto, in abitazione e scippi/borseggi.
  • Rapine in pieno giorno e a mano armata, contro esercizi commerciali o persone.
  • Spaccio di stupefacenti su tutto il territorio del litorale romano.
  • Danneggiamenti e atti vandalici ai beni pubblici e privati.
  • Truffe e frodi informatiche per reati informatici.

E in questo silenzio operativo si fa strada un pericoloso principio: l’abitudine.

  • Abituarsi al disservizio.
  • Abituarsi alla paura.
  • Abituarsi a una normalità anormale.

Ostia e il X Municipio hanno potenzialità enormi – economiche, turistiche, culturali, ambientali.
Eppure oggi appare sospesa, intrappolata tra la sua vocazione e la disattenzione di chi dovrebbe garantirne sviluppo e tutela.

Il tempo delle parole è finito.
Servono interventi veri:

  • controlli capillari
  • trasparenza amministrativa
  • mobilità efficiente
  • riqualificazione urbana
  • presenza costante delle istituzioni

Fino a quando questi nodi resteranno irrisolti, Ostia e il X Municipio non potranno guardare al futuro con serenità.

O si cambia davvero, o resterà solo la rassegnazione.

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