Ostia, Comitato pendolari Roma-Lido: la ferrovia non è un videogames
I treni sono passati da una frequenza di un treno ogni 10' ad uno ogni 25/30' dei giorni nostri. In pratica i disagi per i pendolari già alle prese con il covid-19 sono triplicati ed ora si vogliono chiudere tre stazioni. Partita una raccolta firme


(AGR) Questa mattina alla stazione Stella Polare è iniziata una raccolta firme per chiedere ad Atac di fare marcia indietro sulla chiusura delle stazioni di Stella Polare, Castelfusano e Cristoforo Colombo che, a partire da lunedì 13 settembre e fino alla prossima primavera, saranno escluse dal percorso della linea Roma-Lido. L’iniziativa vuole raccogliere il numero maggiore di firme per contestare ad Atac una decisione che ha spaccato in due la città di Ostia. Intanto la situazione assume sempre più contorni drammatici, il bollettino quotidiano dei pendolari della Roma-Lido evidenzia una situazione allo sbando. “Lunedì 6 settembre seervizio ridotto e irregolare. Carenza materiale rotabile (5 treni disponibili in linea rispetto agli 8 minimi necessari e utilizzati, a turno, in questa estate - piccolo incidente ieri al CAF300 -matr. 395-396- per caduta ramo lungo la linea tra C.Fusano e il Canale Pescatori) L’Orario Ufficiale estivo, predisposto da Atac dal 5 luglio scorso, a sole 138 corse teoriche, non assicurato e non rispettate le frequenze a 15 minuti…..”
Sulla pagina facebook del Comitato pendolari la critica nei confronti della politica è impietosa. “Come Comitato Pendolari abbiamo sempre sperato che qualcuno all'interno dell'Assessorato e della Direzione Regionale Trasporti si preoccupasse di migliorare il servizio già scadente ereditato dall'amministrazione precedente. E invece questi signori sono riusciti nella difficile impresa di peggiorare il servizio fino ai livelli di inciviltà dei giorni odierni. Siamo passati da una frequenza di un treno ogni 10' ad uno ogni 25/30' dei giorni nostri. Questo è l'unico indicatore che interessa ai viaggiatori. Il resto sono “chiacchiere e distintivo”.