Ostia Antica, il Comitato civico No Antenna non molla, Sinistra Italiana: il Municipio incontri i cittadini
Autorizzazioni firmate e non ancora esibite ai cittadini, da ieri in sit-in permanente dinanzi all'area dove dovrebbe essere installata l'antenna 5G. Una vicenda intricata da risolvere. SI: il Municipio incontri i cittadini e individui nuova postazione


comitato no antenna
(AGR) Negli ultimi giorni – si legge su una nota del Comitato No Antenne a Saline - sono emerse notizie sconcertanti in merito all’iter seguito, o meglio “NON seguito”, per ottenere “presunte autorizzazioni di installazione dell’antenna. In pratica, sembrerebbe che la documentazione non sia mai arrivata all’Ufficio Tecnico del X Municipio, in quanto la mail utilizzata dalla ditta incaricata di effettuare i lavori è sbagliata, facendo riferimento al XIII Municipio
Sarebbe per questo motivo che tutte le istanze di accesso agli atti sono rimaste senza risposta, nonostante i 30 giorni siano scaduti da tempo. Questo è confermato anche dai vari consiglieri municipali interessatisi al caso che stanno tentando, senza successo, di reperire informazioni circa gli atti che hanno portato all’inizio dei lavori.
Allora la domanda è: chi ha dato alla ditta INWIT l’autorizzazione ad iniziare i lavori e soprattutto in base a quale documentazione?
Da comunicazione ricevuta dal suddetto Ufficio tecnico del X Municipio – continua la nota stampa - a riscontro di uno dei tanti esposti da noi inoltrati, tra cui, al Ministero dell’Ambiente e al Ministro Costa in persona, il suddetto Ufficio Tecnico risponde testualmente che “nelle competenze di questo ufficio, rientra la trasmissione ai referenti incaricati per la pubblicazione sul sito web di Roma Capitale, dei dati identificativi delle nuove installazioni di telefonia mobile” e “ si trasmette la nota citata in oggetto al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale. Nel merito delle richieste informative di codesto Ministero si informa che la pubblicazione dei dati della Stazione Radio Base di Via Nogara snc è avvenuta con nota prot. CO89609/2020, che si allega”. La pubblicazione deve avvenire (non è chiaro questo) almeno 30 (o 60 o 90) giorni prima dell’inizio dei lavori, per permettere alle persone di presentare le eventuali osservazioni e alla politica locale per individuare eventualmente un sito alternativo e fare i dovuti atti.
E qui inizia la farsa: la nota suddetta riporta la data dell’8 settembre 2020, data in cui tale comunicazione sarebbe dovuta avvenire sul sito web di Roma Capitale, pubblicazione invero MAI avvenuta, ma apparsa miracolosamente solo ieri, in data 27 gennaio 2021, dopo che la richiesta di visionare tale comunicazione è stata inoltrata a tutti gli organi competenti del X Municipio proprio nell’arco della stessa giornata.
Evidentemente qualcuno si è reso conto di non aver adempiuto a tutti gli obblighi di legge o di aver “distrattamente dimenticato” di monitorare l’iter burocratico perché tutte le autorizzazioni venissero esaminate e concesse a norma di legge.
Quanto sopra è gravissimo - conclude la nota del Comitato civico - in quanto denota un’incuria da parte dell’Amministrazione e un dolo nei confronti dei cittadini che da settimane attendono un riscontro alle legittime istanze di essere tutelati da parte di coloro i quali dovrebbe rappresentarli e garantire “in primis” la salute dei cittadini, nonché la correttezza e la difesa degli interessi degli stessi di fronte alle multinazionali o ad interessi privati a tutto discapito dei residenti e di coloro che si trovano a dover soccombere impotenti di fronte a logiche che nulla hanno a che vedere con la salute e i diritti dei cittadini stessi”.
Marco Possanzini, SI X Municipio interviene sulla questione: “Ad Ostia Antica, precisamente in Via Nogara, è stato avviato un cantiere per l’installazione di una antenna di telefonia mobile 5G. Davanti alle macchine movimento terra all’opera, i residenti si sono immediatamente mobilitati, istituendo presidi e raccogliendo firme. Il Consigliere Presta e l’Assessore Bollini, un po’ come succede nelle fiabe quando la principessa si sveglia dopo un lungo sonno, qualche settimana fa si sono attivati al fine di verificare i permessi per l’installazione e quindi il rispetto della normativa vigente.
Da alcune fonti stampa emerge che i permessi necessari all’installazione dell’antenna siano stati ottenuti. Nonostante questo aspetto formale, vista la delicatezza della materia in questione, è inaccettabile che le Istituzioni municipali evitino di incontrare i cittadini legittimamente preoccupati. Sul sito di Roma Capitale, tra l’altro, è espressamente riportato, senza possibilità di fraintendimenti, che per l’installazione di antenne per la telefonia mobile occorre redigere una V.A.P., acronimo di Valutazione Ambientale Preliminare, al fine di consentire una corretta lettura del posizionamento dell’intervento nel contesto urbano. Inoltre il Municipio, ovviamente dopo aver incontrato e ascoltato i cittadini interessati dall’installazione, fatte le opportune valutazioni, può fornire l’indicazione di un sito alternativo per l’impianto di antenne al Dipartimento competente di Programmazione e Attuazione Urbanistica. Va ricordato inoltre che il 6 marzo 2014 – continua Possanzini - il Consiglio del X Municipio ha preso una posizione netta, relativamente all’installazione delle antenne di telefonia mobile, approvando una proposta di risoluzione. In attuazione del Protocollo d’Intesa, firmato dal Comune di Roma nel 2004, si assumeva l’impegno a pubblicare qualsiasi futura richiesta di installazione sul sito istituzionale. Inoltre ci si impegnava ad attivare un confronto con tutti i cittadini interessati dall’installazione e si chiedeva di avviare la mappatura degli impianti presenti al fine di istituire un vero e proprio registro delle antenne. Va inoltre ricordato che nel 2015 il Campidoglio ha approvato un regolamento sull’elettrosmog che prevedeva, fra l’altro, anche l’installazione di centraline per la misurazione dei campi elettromagnetici. I permessi sono regolari? Bene, questo aspetto tecnico/formale non può e non deve essere l’alibi dell’Amministrazione per sfuggire al confronto con i cittadini interessati dall’opera, al fine di promuovere eventualmente un altro sito dove installare l’antenna”.