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Nettuno, in manette 48enne per evasione, rapina e maltrattamenti in famiglia

I Carabinieri hanno accertato che l'uomo, agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, per precedenti reati contro i familiari, era evaso dai domiciliari, aveva rapinato l’autovettura ad una donna italiana di 69 anni, sotto minaccia, al fine di raggiungere i familiari.

printDi :: 28 luglio 2025 20:01
Carabinieri Anzio:Nettuno intervenuti

Carabinieri Anzio:Nettuno intervenuti

(AGR) I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Anzio hanno arrestato in flagranza un polacco di 48 anni, gravemente indiziato dei reati di evasione, rapina, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia.

I Carabinieri sono intervenuti a Nettuno dopo che un 22enne italiano, figlio dell'arrestato, aveva segnalato che il padre, domiciliato a Lavinio, lo stava raggiungendo con fare minaccioso. Giunti sul posto, i Carabinieri hanno trovato il 48enne in evidente stato di agitazione a causa del suo stato di ebbrezza, è stato necessario bloccarlo utilizzando il taser in dotazione ai militari, al fine di garantire la sicurezza di tutti i presenti.

 
Le immediate verifiche hanno permesso di accertare che l'uomo, già sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, per precedenti reati contro i familiari, era evaso dai domiciliari, aveva rapinato l’autovettura ad una donna italiana di 69 anni, sotto minaccia, al fine di raggiungere i familiari.

Le dichiarazioni del figlio e dell'ex moglie, una 48enne di nazionalità polacca, hanno confermato che l'uomo li aveva aggrediti fisicamente con schiaffi e spinte, interrompendo le violenze solo all'arrivo dei militari.

Sul luogo è intervenuto anche personale del 118, che ha trasportato le vittime presso l'ospedale "Riuniti" di Anzio/Nettuno per accertamenti. Entrambi sono stati dimessi con una prognosi di sette giorni.

Al termine delle formalità di rito, il 48enne è stato accompagnato presso il carcere di Velletri, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Si precisa che, considerato lo stato dei procedimenti (indagini preliminari), l’indagato deve considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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