Monte Mario, cinque arresti per truffe ad anziani, in manette due campani e tre latinoamericani
Gli agenti hanno arrestato tre sudamericani che avevano derubata un'anziana con la tecnica del mazzo di chiavi, in cui, mentre un complice distrae la vittima dicendole che gli sono appena cadute le chiavi a terra l’altro si infila nell’auto della malcapitata e scappa con la borsa.


Polizia refurtiva recuperata truffe anziani
(AGR) Convalida dell’arresto e 3 anni di foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Roma a carico di 2 ragazzi campani gravemente indiziati di aver truffato una coppia di anziani; mentre per 3 latinoamericani, arrestati in flagranza per aver derubato un’anziana in strada, oltre alla convalida dell’arresto è in corso le procedura per la verifica della loro posizione sul territorio nazionale. Entrambi i fatti, seppur distinti, si sono svolti nel quartiere Monte Mario.
Le attività della Polizia di Stato, contro le truffe agli anziani, non hanno avuto sosta. Durante l’anno in corso sono state arrestate 36 persone per questi odiosi reati.
Son stati invece i “Falchi” della Squadra Mobile, la sezione specializzata per il contrasto al crimine diffuso, ad arrestare 3 latinoamericani, un peruviano e 2 cubani. I poliziotti, pattugliando le stradine tra la Trionfale e piazza Guadalupe, hanno soccorso un’anziana che era stata appena derubata con la tecnica del mazzo di chiavi, in cui, mentre un complice distrae la vittima dicendole che gli sono appena cadute le chiavi a terra l’altro si infila nell’auto della malcapitata e scappa con la borsa. Gli agenti, ben conoscendo il sistema, si sono messi subito sulle tracce dei sospetti anche grazie alla collaborazione di alcuni cittadini. Uno degli indagati è stato bloccato mentre stava per tentare un prelievo con il bancomat rubato, mentre i 2 presunti complici, vista la scena, hanno tentato vanamente di fuggire a piedi: il primo è stato preso subito, mentre l’altro è stato bloccato sotto la sua abitazione. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati circa 8 mila euro e vario materiale su cui verranno svolti degli accertamenti per stabilirne la provenienza. I 3 sono stati arrestati perché gravemente indiziati, in concorso fra loro, di furto aggravato. La Procura ha chiesto ed ottenuto dal GIP la convalida della misura pre-cautelare adottato dalla Polizia di Stato.
Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.