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Luca Serianni, una vita per l'insegnamento e l'Italiano, si è spento oggi al San Camillo

L'illustre linguista era stato investito lo scorso 18 luglio sulle strisce pedonali. Anna Polimenti rettrice La Sapienza: Serianni affermava che "Chi ha scelto di fare l'insegnante ha scommesso sui propri scolari e in generale sui giovani". Gualtieri: l'Italia perde un linguista di grande fama

printDi :: 21 luglio 2022 23:38
la copertina di un video su youtube in cui il prof. Serianni dava recentemente alcuni consigli agli studenti per gli esami di stato

la copertina di un video su youtube in cui il prof. Serianni dava recentemente alcuni consigli agli studenti per gli esami di stato

(AGR) Se ne è andato in silenzio, senza riprendere conoscenza. Questa mattina, infatti, il prof. Luca Serianni, linguista di fama internazionale, investito quella disgraziata mattina del 18 luglio sulle strisce pedonali in via Isole Capoverde, si è spento alle 9.30 nel suo letto dell’ospedale San Camillo, come ha comunicato la famiglia che ha ringraziato tutti coloro che in questi giorni hanno manifestato il loro affetto ed attaccamento al professore.

Il 18 luglio scorso Luca Serianni è stato investito a Ostia mentre attraversava sulle strisce pedonali all'incrocio fra via Isole del Capoverde e via dei Velieri. Le condizioni del professore sono apparse subito molto gravi. "Oggi l'Italia perde un linguista di fama internazionale, uno studioso appassionato, un docente generoso, innamorato dei suoi studenti” ha scritto su Twitter il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, questa mattina non appena venuto a conoscenza della tragica scomparsa.

 
Il presidente del X Municipio Mario Falconi ha sottolineato:“A nome mio, della giunta e dell’intero Municipio X esprimo un forte dolore per la scomparsa del Professor Luca Serianni, nostro stimatissimo concittadino ed illustre linguista, tragicamente investito da un’auto sulle strisce pedonali ad Ostia, lo scorso 18 Luglio. Il nostro pensiero va alla sua famiglia alla quale mandiamo le nostre più sentite condoglianze”.

Luca Serianni abitava ad Ostia. Si era laureato in Lettere nel 1970 e da giovanissimo aveva iniziato l‘insegnamento, partendo dal liceo classico “Anco Marzio”, una carriera brillantissima che lo ha portato ad essere uno dei più grandi conoscitori della lingua italiana, uno studio che era anche una passione profonda. Da wikipedia: “E’ stato allievo di Arrigo Castellani e si laureò in lettere nel 1970. Professore emerito di linguistica italiana (settore scientifico-disciplinare) presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", condusse indagini su vari periodi e aspetti della storia della lingua italiana, dal Medioevo in poi. E’ stato autore di una fortunata grammatica. Con Maurizio Trifone curò, a partire dal 2004, il Devoto-Oli. Vocabolario della lingua italiana, opera di cui, dall'edizione del 2017, fu coautore. Con Pietro Trifone curò anche una Storia della lingua italiana in tre volumi.

Socio dell'Accademia della Crusca e dell'Accademia dei Lincei, l'11 dicembre 2010 fu nominato quasi all'unanimità vicepresidente della Società Dante Alighieri. E’ stato anche socio ordinario della Casa di Dante in Roma. Nel 2002 gli venne conferita la laurea honoris causa dall'Università di Valladolid. Ha diretto le riviste «Studi linguistici italiani» e «Studi di lessicografia italiana»".

La rettrice Antonella Polimeni sul sito dell’Università La Sapienza a nome suo personale e di tutta la comunità universitaria ha espresso un profondo cordoglio per la scomparsa di Luca Serianni, docente emerito della Sapienza, illustre linguista e filologo, punto di riferimento nella cultura nazionale per gli studi sulla lingua italiana ed ha voluto ricordarlo così: “Alla Sapienza ha insegnato Storia della lingua italiana fino al 2017, anno del suo pensionamento. Maestro amatissimo dagli allievi, ogni suo corso si concludeva con la standing ovation degli studenti. Nel 2017, dopo quarant'anni di attività didattica e accademica, aveva tenuto in una gremita aula 1 della Facoltà di Lettere la sua lezione di congedo, dal titolo Insegnare l'italiano nell'università e nella scuola. Tra le altre cose, in quell'occasione Serianni affermava che "Chi ha scelto di fare l'insegnante ha scommesso sui propri scolari e in generale sui giovani; insomma non può prendersi il lusso di essere pessimista" e manifestava il suo scetticismo sull'insegnamento a distanza. Restando in contatto con la Sapienza anche dopo il pensionamento, Luca Serianni aveva prestato la sua consulenza, insieme alla collega Valeria Della Valle, per la supervisione del vademecum adottato dall'Università Scrivere con Sapienza - Manuale per testi chiari, corretti ed efficaci, firmandone l'introduzione.

Lo studio dell’italiano non ha costituito solo la sua professione, ma una grande passione alla quale ha dedicato tutta la vita. Molto attivo sulla scena culturale della Capitale e della sua Ostia, dove abitava da molti anni, teneva conferenze e partecipava a trasmissioni televisive, avvicinando anche il grande pubblico al fascino della lingua e del suo legame con la cultura”.

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