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Furti al bancomat, in manette una nomade, aggredivano donne ed anziani durante i prelievi

Durante le fasi di prelievo del denaro da parte degli utenti, le due donne, una minore ed una donna diciannovenne incinta, si appropriavano con raggiri ed in alcun i casi, con violenza fisica, del denaro ritirato e poi facevano scomparire le loro tracce

printDi :: 19 dicembre 2020 18:56
Furti al bancomat, in manette una nomade, aggredivano donne ed anziani durante i prelievi

(AGR) A seguito degli innumerevoli reati consumati negli ultimi mesi ai danni di utenti durante le fasi di prelievo di contante presso i diversi dispositivi ATM dislocati nel territorio di competenza, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante e gli agenti del VII Distretto di Polizia predisponevano di iniziativa mirati servizi di osservazione nella zona San Giovanni Appio Latino finalizzati all’identificazione degli autori. In particolare, tutti gli episodi i erano effettuati ad opera di due giovani donne rom (di cui una in gestazione) che, mediante raggiri ed in alcuni casi violenza fisica, durante le fasi di prelievo del denaro da parte degli utenti, si appropriavano del denaro contante erogato.

In qualche episodio, la reazione delle vittime, aveva provocato vere e proprie aggressioni fisiche da parte delle due autrici al fine di portare a termine il crimine e darsi alla fuga. Altro elemento significativo è rappresentato dal fatto che, le vittime erano “scientemente” scelte tra giovani donne ed anziani. Nella mattinata del 12 dicembre personale della Polizia Giudiziaria del VII Distretto e del Nucleo Operativo Carabinieri Piazza Dante procedeva all’identificazione e controllo  di due cittadine rom di cui una di anni 15, in zona Piazza Re di Roma, nei pressi di un dispositivo ATM dell’Unicredit.

 
Da una attenta disamina delle denunce rese da svariate parti offese e con mirati riscontri probatori, gli investigatori, coordinandosi con il Sost. Proc. di turno della locale Procura della Repubblica del Pool Reati contro il patrimonio, procedevano a sottoporre la rom maggiorenne a fermo di indiziato di delitto ed associata presso la casa circondariale di Rebibbia. Il fermo di P.G. veniva convalidato dal Gip del Tribunale di Roma.

La posizione della ragazza di minore età, è al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni. Sono all’esame investigativo ulteriori episodi delittuosi e non si esclude che le due indagate possano aver adottato lo stesso “modus operandi” anche in altre zone del territorio capitolino.

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