Fiumicino, stanza d'albergo trasformata in centrale di spaccio, in manette 46enne
Tre arresti a Fiumicino, oltre allo spacciatore, infatti, è stato posto ai domiciliari uno "stalker" che si era avvicinato ed aveva tentato di comunicare con la vittima. Un 64enne dovrà invece scontare presso la propria abitazione una precedente condanna
(AGR) L’attività della Polizia di Stato condotta nella cittadina aeroportuale di Fiumicino dal commissariato, diretto da Catello Somma, nelle ultime 36 ore ha portato i risultati: un arresto per spaccio, una misura cautelare di arresti domiciliari per uno stalker già colpito da divieto di avvicinamento alla vittima ed una sottoposizione alla detenzione domiciliare, per un furto con sentenza divenuta irrevocabile.
Aveva trasformato una stanza d’albergo in base di spaccio; gli investigatori erano già sulle tracce di un 46enne ed hanno organizzato un servizio di appostamento nei pressi della struttura ricettiva. Dopo alcuni riscontri i poliziotti, che già conoscevano il sospettato, hanno bussato alla porta della sua camera. L’uomo ha tentato di “limitare” il controllo fornendo indicazioni fuorvianti sulla sua dipendenza dalle droghe leggere ma gli agenti, durante la perquisizione, hanno trovato più di 100 grammi di cocaina, un’attrezzatura artigianale verosimilmente destinata a trasformare la cocaina in crack, alcune bilance di precisione, altro materiale per il confezionamento delle singole dosi ed alcuni grammi di hashish. Il 46enne è stato arrestato e posto a disposizione della Magistratura.
Una vecchia condanna a 6 mesi per furto aggravato, divenuta ormai irrevocabile, ha portato in detenzione domiciliare un 64enne. Il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha ratificato il provvedimento che è stato poi notificato ed eseguito dagli agenti del commissariato di via Portuense.