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Fiumicino, migranti utilizzati per i lavori socialmente utili

print19 gennaio 2017 16:58
Fiumicino, migranti utilizzati per i lavori socialmente utili
Dodici ragazzi, tra i 18 e i 25 anni, provenienti da Ghana, Libano, Gambia, Costa D’Avorio e Nigeria, scelti tra i 60 richiedenti asilo ospitati dalla scorsa estate presso il centro di accoglienza di via Bombonati a Isola Sacra, questa mattina hanno iniziato a ripulire dai rifiuti l’area adiacente il vecchio faro di Fiumicino. L’iniziativa è parte integrante del protocollo di intesa per il coinvolgimento volontario dei migranti richiedenti asilo presenti sul territorio in lavori socialmente utili, firmato lo scorso 2 settembre tra il Comune di Fiumicino e la Prefettura di Roma. E proprio il Prefetto di Roma Paola Basilone, insieme al sindaco Esterino Montino, alla Presidente del Consiglio Comunale Michela Califano e agli altri membri della Giunta, del Consiglio comunale e delle Forze dell’Ordine, quest’oggi ha presenziato alla prima uscita ufficiale dei ragazzi del centro di via Bombonati, gestito dalla onlus Virtus Italia, che da questa mattina stanno raccogliendo i rifiuti a Passo della Sentinella con rastrelli, pale, guanti e pettorine arancioni con il logo del Comune. Con il legno recuperato i ragazzi ricostruiranno, di loro iniziativa, la staccionata degradata del parco del Faro.

“Siamo davvero felici che finalmente questo progetto sia partito – dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino – impegnando i ragazzi stranieri ospitati in via Bombonati in lavori socialmente utili. I migranti, prima di intraprendere questa attività, che li impegnerà dal lunedì al giovedì, dalle 9 alle 13, hanno sostenuto un corso di formazione e saranno seguiti dalla cooperativa "tutor" Il Faro, nelle opere di piccola manutenzione, pulizia di giardini e ciclabili, sfalci sulle strade. Non lasciare abbandonate queste persone in un centro di accoglienza, ma piuttosto utilizzandole al servizio della comunità, rappresenta un'occasione di integrazione, di formazione, di reciproca conoscenza e quindi di utilità per tutti. Un modo intelligente per superare stereotipi, differenze e diffidenze. Posso dire con orgoglio che il Comune di Fiumicino è uno dei Comuni italiani precursori in progetti di questo tipo”.

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