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Fiuggi, mala gestione delle acque termali?

print20 luglio 2012 11:28
Fiuggi, mala gestione delle acque termali?
(AGR) "È impressionante il ventennale silenzio che segue lo slogan dell’"Acqua al popolo", nella gestione di quello che è la vera risorsa di Fiuggi: l'acqua. - affermano Il Presidente dei Verdi del Lazio, Nando Bonessio, e il portavoce dei Verdi di Fiuggi Raffaele Colazzo - E non si vedono all'orizzonte azioni reattive concrete o tentativi di modificare l’attuale stato deficitario. Oggi la gestione delle terme e dell'acqua di Fiuggi vive l’ultimo stadio di un processo degenerativo quasi irreversibile, ma non arriva nessuna autocritica dai protagonisti della vicenda. Nulla. Nemmeno il biasimo per chi ha deciso, con un illogico atto, la separazione dell’Acqua Fiuggi in due singole ed autonome Aziende, l’Imbottigliamento e le Terme. Fiuggi, così vive la propria crisi: con l'indifferenza di coloro che sononstati protagonisti di queste scelte. L'imbottigliamento è fermo, è scomparsa la pubblicità necessaria prima della Stagione Termale, le Terme vivono in uno stato di "sospensione". Sembra che sia stato fatto tutto il necessario contro ogni logica, mentre i dipendenti sono "regrediti" a livello sindacale a trenta quarant’anni fa e forse più".

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«La mancanza dagli scaffali in tutta Italia dell'acqua Fiuggi per un lunghissimo periodo, - proseguono Colazzo e Bonessio - sembra non aver destato la giusta preoccupazione o allarme sia agli Amministratori che agli operatori economici i quali, inermi, non hanno fatto sentire la loro presenza neanche per chiedere chiarimenti oppure suggerire soluzioni. Micerino con il suo Cenotafio e il dottor Mosè con il mitologico gesto della "separazione dell’acqua", hanno contribuito notevolmente nei venti anni del loro mandato all’odierna situazione di crisi. Una crisi che ha dei numeri chiari. Stimiamo che negli ultimi venti anni siano mancati a Fiuggi fondi per circa un miliardo di euro. Ora è necessario dare un forte segnale di discontinuità, con una scossa, rimboccarsi le maniche e trovare soluzioni concrete che portino Fiuggi fuori da questo porto delle nebbie».

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