Finisce a Civitavecchia la fuga di un tunisino sospettato in Francia di aver ucciso la moglie e rapito la figlioletta
La polizia ha rintracciato e fermato tunisino di 40 anni, con la propria figlia minore, sospettato, in Francia, di aver ucciso la propria compagna e rapito la bambina. L’attività di cooperazione è stata seguita dall’ufficio SI.RE.NE. per avere dalla Francia documentazione necessaria per l'arresto


(AGR) Nella giornata di ieri, grazie alla cooperazione tra le Forze di Polizia europee, e alla sinergia operativa degli attori impegnati nel controllo del territorio nazionale, gli operatori della Polfer in servizio presso lo scalo ferroviario di Civitavecchia, unitamente a quelli del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitavecchia e della Polizia di Frontiera della medesima cittadina, hanno rintracciato e messo in sicurezza un cittadino tunisino di 40 anni, con al seguito la propria figlia minore, sospettato, in Francia, di aver ucciso la propria compagna e rapito la bambina.
Le ricerche in Italia sono state attivate dai responsabili del Centro di Cooperazione di Polizia di Ventimiglia che hanno fornito le descrizioni del soggetto e della minore dando indicazioni che sarebbero potuti entrare in Italia e muoversi nel territorio italiano attraverso i treni.
L’attività di cooperazione è stata seguita dall’ufficio SI.RE.NE., che ha richiesto ed ottenuto dal collaterale ufficio francese la documentazione necessaria attraverso cui procedere all’arresto del soggetto.
Sulla scorta della documentazione ottenuta dall’ufficio SI.RE.NE. si è proceduto pertanto ad eseguire il mandato di arresto Europeo traendo in arresto il soggetto, ora associato presso il carcere di Civitavecchia a disposizione della Corte d’appello di Roma. Sempre sulla scorta delle medesime informazioni la minore è stata affidata ai servizi sociali del Comune di Civitavecchia e posta in una struttura protetta.