Droga dello stupro arriva dal web, 39 arresti e ingenti sequestri dei carabinieri
Operazione Earphones: scoperto un vasto traffico della cosìdetta droga dello stupro, fentanyl e nuove sostanze psicoattive sul darkweb: effettuati 39 arresti e ingenti sequestri. Importazione e traffico di stupefacenti i reati contestati operazione earphones
(AGR) Nella giornata odierna, all’esito di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, i militari del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di 39 misure cautelari coercitive ( in particolare 11 sottoposti alla custodia cautelare in carcere e 28 agli arresti domiciliari) emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma nei confronti di altrettante persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati importazione dall’estero e traffico di stupefacenti - fra cui la cisìdetta droga dello stupro (GHB GBL), eroina sintetica (fentanili), catinoni sintetici, benzodiazepine - anche per ingenti quantitativi, nonché di sostanze ad effetto psicotropo, di prima comparizione sullo scenario europeo, appartenenti alla categoria delle “Nuove sostanze psicoattive”, acquistate dall’estero sul web o sul darkweb, ad elevata pericolosità per la salute a causa degli effetti droganti analoghi o maggiori rispetto alle droghe tradizionali.
Tra gli indagati figurano, oltre a persone assiduamente dedite al contesto criminale e attive nel traffico di sostanze stupefacenti, anche professionisti del settore privato o della pubblica amministrazione, tra cui un medico odontoiatra, un avvocato, un funzionario di un ente locale, un insegnante di scuola media (che, addirittura, faceva giungere proprio a scuola le spedizioni contenenti i pericolosi catinoni sintetici), due impiegati di banca, due militari in congedo e un architetto. Sono state ricostruite alcune “rotte” internazionali di provenienza delle NPS acquistate in rete,
Grazie al costante monitoraggio degli e-shop presenti sul web, deep e dark web ed all’individuazione dei canali di importazione sono state individuate oltre 290 spedizioni verso soggetti dediti all’importazione sparsi su tutto il territorio nazionale, per un volume di affare stimabile in circa 4.800.000 euro.
Oggetto delle spedizioni, oltre alla droga tradizionale, composti chimici di nuova creazione: è il caso degli oppioidi sintetici (Fentanyl e suoi “analoghi strutturali”) creati in laboratori chimici situati all’estero, spacciati quali eroina per il costo più contenuto ma che, ove assunti in quantitativo uguale alla dose dell’eroina tradizionale, possono provocare intossicazioni acute, in molti casi letali. Sostanze, queste, la cui circolazione ha provocato un rapido aumento dei morti per overdose in Paesi esteri, soprattutto nel Nord America (USA e Canada) che si è riusciti a limitare in Italia grazie alle numerose spedizioni di FENTANILI operate in frontiera.
L’indagine ha permesso altresì l’individuazione di un “centro di importazione” italiano, situato a Roma, attivo nella sistematica importazione di GBL (gamma butirrolattone), anche noto come DROGA DELLO STUPRO nonché numerosi canali di approvvigionamento estero di queste sostanze, spesso commerciate insieme ai CATINONI SINTETICI fra cui il pericoloso flualprazolam, mai rinvenuto in Italia prima d’ora.
In sintesi, le caratteristiche ricorrenti del traffico emerso sono:
- l’utilizzo, per gli ordini e il pagamento, del cd. “deep web” e “dark web” da gruppi criminali
localizzati in paesi esteri, attivi nel rifornimento di NPS;
- il pagamento mediante metodi non tracciabili, solitamente con criptovaluta (bitcoin);
- invio di plichi dall’estero, con l’indicazione di mittenti e destinatari fittizi con indicazione di
nominativi di fantasia o di defunti;
- l’esistenza, in Italia, di “centri d’importazione”, il più importante dei quali operativo su Roma:
ovvero soggetti, o gruppi più o meno organizzati, dispiegati sul territorio nazionale, che si occupano
di alimentare il traffico illecito in entrata e di gestirne in molti casi la successiva distribuzione alla
nutrita clientela, anche altolocata, utilizzando un linguaggio “in codice” per sviare le indagini;
- l’utilizzo di servizi di home delivery per la successiva distribuzione di tali sostanze a livello locale, con corrieri del tutto ignari del reale contenuto dei plichi trasportati;
- il reinvestimento in criptovaluta, da parte di alcuni indagati, dei proventi dello spaccio su conti
correnti esteri. È stato così possibile accertare e ricostruire, per la prima volta in Italia, l’autoriciclaggio di monete virtuali.
L’indagine ha consentito di sequestrare, anche grazie a due distinte “operazioni sotto copertura”
antidroga ai sensi dell’art. 9 della legge 146/2006, ingenti quantitativi di stupefacenti:
- 42 litri di GBL (droga dello stupro), pari ad oltre 50.400 dosi singole.
- 1,3 Kg di sostanze stupefacenti sintetiche in polveri e cristalli, tra cui 116 gr. di fentanili (la cui
assunzione superiore ad 80 microgrammi può provocare overdose) e 1,2 Kg. di catinoni sintetici;
- 8 g. di eroina ad alta concentrazione (purezza al 99%), destinata alla miscelazione con fentanyl;
- 20 francobolli a base di flualprazolam;
- 115 g. di marjiuana
- l’arresto in flagranza dei 3 importatori italiani, tra cui il gestore di una casa famiglia per minori.