Doveva tornare in carcere, fermato, veniva raggiunto dalla compagna che ha esibito documenti palesemente falsi, sono finiti entrambi in manette
Servizio straordinario di controllo al Casilino. Denunciato un giovane trovato in possesso di un coltello a serramanico, oltre 30 le persone identificate e controllate ai posti di blocco, decine le auto fermate. Due arresti per falso in atto pubblico


(AGR) Come predisposto da ordinanza del Questore, ieri sera è stato attuato un servizio straordinario per il controllo del territorio in zona Casilino, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori e di spaccio di stupefacenti, al controllo di esercizi pubblici soprattutto quelli frequentati solitamente da pregiudicati e persone dedite ad attività illecite. Unitamente agli agenti della Polizia di Stato del VI Distretto Casilino, diretto da Michele Peloso, hanno partecipato anche gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine.
33 le persone identificate durante i posti di controllo, un denunciato in stato di libertà per possesso di coltello a serramanico con lama di 11 cm., due contravvenzioni al Codice della Strada, 20 veicoli controllati.Inoltre, durante il servizio, i poliziotti hanno arrestato due persone, un uomo ed una donna per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Sulle tracce dell’uomo, ricercato poiché destinatario di “revoca di decreto di sospensione di Ordine di esecuzione per la carcerazione e ripristino dell’Ordine medesimo”, dovendo espiare 5 mesi e 13 giorni di reclusione, gli investigatori del Distretto, in abiti civili e a bordo di auto con targhe di copertura, che hanno raggiunto il centro commerciale a Roma Est, dove sospettavano fosse presente lo straniero.
Durante la perquisizione della donna, i poliziotti hanno rinvenuto anche una patente di guida rilasciata dalle autorità ungheresi priva di numero identificativo ed intestata ad altra persona anch’essa palesemente contraffatta. I due, identificati per F.A., serbo di 29 anni e D.A., romana di 34 anni, entrambi con precedenti di polizia, sono stati accompagnati presso gli uffici del Distretto.Il successivo esame da parte del Servizio di Polizia Scientifica – Sezione Falso documentale della Polizia di Stato, ha confermato la falsità dei documenti sequestrati.