Coronavirus, caro prezzi su alimentari e detergenti? Interviene l'Antitrust
L'Autorità chiede informazioni alle aziende della Grande distribuzione. Coldiretti: «Fermare le speculazioni per difendere la capacità delle famiglie e garantire un giusto compenso agli agricoltori»
Caro prezzi, l'Antitrust chiede informazioni alla Grande Distribuzione
(AGR) Da qualche tempo le associazioni dei consumatori denunciavano l'aumento ingiustificato dei prezzi. Pane, pasta, frutta, verdura, olio, il carrello della spesa in tempo di coronavirus si è fatto sempre più caro. A certificare il tutto le rilevazioni dell'Istat secondo le quali i prezzi sono cresciuti del 2,8% ad aprile di fronte ad un'inflazione ferma. Oggi ad accendere un faro sulla questione è intervenuta l'Antitrust che ha avviato un’indagine preistruttoria inviando richieste di informazioni a numerosi operatori della Grande Distribuzione.
Se Federconsumatori a fine aprile chiedeva un intervento urgente da parte delle autorità competenti, Coldiretti dal proprio sito evidenzia gli aumenti dei prezzi al consumo dalla frutta (+8,4%) alla verdura (+5%) ma anche latte (+4,1%) e salumi (+3,4%) «in contrasto con l’andamento dell’inflazione, che ad aprile su base tendenziale si è azzerata». E chiede al presidente Conte di «fermare le speculazioni sui prezzi dei beni di prima necessità per difendere la capacità delle famiglie di rifornire le dispense di casa con cibo e bevande e garantire un giusto compenso agli agricoltori».