Cervetri, bloccato dopo un inseguimento a folle velocità nelle strade del centro cittadino 20enne senza patente
I carabinieri hanno intimato l'alt all'auto che aveva una targa montata al rovescio. L'uomo alla guida ha proseguito la marcia a forte velocità, dando così inizio ad un lungo inseguimento durato per oltre 8 chilometri nel pieno centro cittadino. Fermato, è stato multato e condannato ai domiciliari
Carabiniri Cerveteri impegnati nell'inseguimento
(AGR) I Carabinieri della Stazione di Cerveteri hanno arrestato un 20enne italiano, con precedenti, gravemente indiziato del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Nel dettaglio, durante un servizio di pattuglia, i Carabinieri hanno notato un'utilitaria con la targa montata al contrario. Il conducente, nonostante l'alt intimato dai militari, ha proseguito la marcia a forte velocità, dando così inizio ad un lungo inseguimento durato per oltre 8 chilometri nel pieno centro cittadino. Nel corso della fuga, l'uomo ha eseguito manovre estremamente pericolose, anche nei pressi di alcuni istituti scolastici della zona, mettendo a rischio, tra l'altro, la sicurezza degli studenti negli orari di uscita.
L'inseguimento si è concluso solo in via dell'Infernaccio, dove i militari sono riusciti ad interporsi al veicolo e a fermare definitivamente l'uomo.
Da un controllo più approfondito è emerso che il 20enne non ha mai conseguito la patente di guida, inoltre, è stato anche sanzionato per delle violazioni al codice della strada con una multa complessiva di circa duemila euro.
Raccolti gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell'indiziato, i Carabinieri lo hanno arrestato e accompagnato presso le aule dibattimentali del Tribunale di Civitavecchia che ha convalidato l'arresto e disposto per lui la misura degli arresti domiciliari.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui l'indagato è da ritenersi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.