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Centri Commerciali: La Confesercenti dice basta alle aperture festive

print01 luglio 2011 19:16
Valter Giammaria - Presidente Confesercenti Roma

Valter Giammaria - Presidente Confesercenti Roma

(AGR) La Confesercenti> di Roma è stanca di assistere alla continua concessione di aperture festive “in>

deroga” concesse ai centri commerciali – dichiara il Presidente Valter Giammaria – dal comune di Roma, come è avvenuto ieri 29 giugno (San Pietro e Paolo) per alcuni centri commerciali.

Di cui peraltro veniamo informati unicamente dai giornali o dai comunicati pubblicitari.

Non è possibile continuare ad assistere a questo aggiramento delle regole che la stessaAmministrazione ha emanato in spregio delle ordinanze promulgate e dei protocolli sottoscritti.

Vogliamo ricordare – continua Giammaria – che la città di Roma è la capitale più aperta d’Europa sia come orari d’esercizio che come aperture domenicali, difatti le attività commerciali possono essere aperte in modo continuo dalla penultima domenica di marzo a tutto dicembre più le prime due domeniche dei saldi a gennaio.

Tenendo conto che il centro storico (ben più ampio di quello che comunemente si considera) e il litorale hanno facoltà di apertura per tutte le domeniche e la maggior parte di festività dell’anno Lo sforzo a cui si sottopone la piccola e media impresa è pesante senza contare che non ècertamente aumentando le giornate di apertura che si determina una ripresa dei consumi (dove è certo l’aumento dei costi), mentre invece necessiterebbero ben altre azioni a cominciare da una riduzione del peso tributario e fiscale su famiglie e imprese.

Riteniamo che il servizio reso alla cittadinanza – prosegue Giammaria - dal settore commerciale sia in modo assoluto il più esteso e completo in confronto a quello degli altri soggetti privati quali ad esempio le banche o pubblici come ad esempio i trasporti o gli stessi uffici comunali.

La Confesercenti> di Roma, chiede con fermezza all’assessore Bordoni, il rispetto delle regole e la cessazione del metodo di ricorrere a queste continue concessioni di apertura in deroga senza che tra l’altro abbiano un collegamento a iniziative di qualificazione e rivitalizzazione delle strade.

Di fatti, a nostro avviso, la deroga ha motivo di essere concessa quando è la conseguenza di iniziative che partono dal territorio e coinvolgono cittadini e imprese in progetti che creano opportunità di incontro e di crescita nei quartieri e dove l’elemento commerciale è di completamento e non il principale.

Infine, - conclude Giammaria – rilanciamo al comune di Roma l’idea di cui fummo promotori negli anni ’90 delle aperture domenicali per Municipio coinvolgendo la città in un grande progetto legato alla riqualificazione e a un nuovo modo di governare i tempi e gli orari di tutti i servizi pubblici e privati per fare di Roma una capitale ancora più aderente alle necessità del futuro.

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