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Bulli aggrediscono coetanei per rubare cellulari e borselli

"Dimmi l'amica che ti è più antipatica così gli rubiamo il cellulare" l'invito di uno dei due bulli ad un ragazzo della comitiva di giovani. Alla risposta negativa scatta la violenza, pugni e calci per rubare un borsello. Presi dalla polizia in via dei Platani

printDi :: 12 giugno 2020 17:58
Bulli aggrediscono coetanei per rubare cellulari e borselli

(AGR) “Violenta aggressione ai danni di alcuni ragazzi nei pressi del centro commerciale Primavera”. Questa la nota che la Sala Operativa della Questura ha diramato ieri pomeriggio agli agenti della Polizia di Stato del commissariato Prenestino, diretto da Roberto Arneodo, e del Reparto Volanti, diretto da Giuseppe Sangiovanni, che, arrivati sul posto, hanno rintracciato i giovani, tutti molto agitati e provati per quanto appena accaduto.

In particolare, durante il racconto, uno di questi ha riferito di essere stato avvicinato da un gruppo di coetanei e che uno di loro, con atteggiamento intimidatorio, gli aveva chiesto di indicargli quale delle sue amiche gli fosse antipatica in modo da poterle rubare il cellulare e dividere così il bottino. Alla risposta negativa del giovane il gruppo, diventato minaccioso, ha iniziato a chiedere prepotentemente accessori per cellulari e a prendere delle borse. Impauriti i ragazzi hanno cercato di allontanarsi  ma sono stati raggiunti dai “bulli” in via dei Platani. Uno in particolare, dopo avergli rubato il borsello, consegnato poi al suo complice, ha colpito più volte in pieno volto una delle giovani vittime, per poi scappare.

 
A questo punto, raccolte tutte le informazioni utili e le descrizioni dei due, i poliziotti si sono messi sulle loro tracce. Rintracciati in piazza dei Mirti,  grazie anche alle descrizioni ricevute, i due sono stati fermati e accompagnati negli uffici del commissariato, dove nel frattempo era arrivata la vittima per formalizzare la denuncia.

Il primo, di 17 anni, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato associato presso un centro di prima accoglienza, mentre il secondo, di 14 anni e quindi non imputabile, è stato riaffidato ai genitori.La vittima, uscita dal Commissariato, si è recata al pronto soccorso dell’ospedale Policlinico Casilino dove, dopo essere stata visitata, veniva refertato con 10 giorni di prognosi per trauma al volto e arto superiore sinistro.

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