Bracconaggio, sei denunciati nel delta del Po e nella laguna di Venezia
La collaborazione tra i volontari della Lipu ed i carabinieri forestali ha consentito di intercettare e denunciare sei persone sorprese ad abbattere specie protette od a cacciare in aree vietate. Nei guai anche un ristoratore sorpreso a cucinare avifauna selvatica
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(AGR) Due cacciatori sorpresi ad abbattere un’oca selvatica, specie protetta dalla legge, e altre due persone denunciate per detenzione di cartucce senza la licenza, tutti nella Laguna nord di Venezia; inoltre, denunciati i proprietari di un ristorante in provincia di Venezia in quanto sorpresi a cucinare esemplari di fauna selvatica all’interno del locale.E’ il bilancio dei controlli effettuati nelle scorse settimane nel delta del Po e nella Laguna di Venezia da parte dei Carabinieri forestali del Soarda e del nucleo Cites in collaborazione con i volontari della Lipu, che operano nel contesto della campagna #stopbracconaggio finanziato dal progetto Life Abc e dal progetto sostenuto dalla Fondazione Oak.
Durante i controlli effettuati nella Laguna nord di Venezia, i militari hanno sorpreso e denunciato due cacciatori che abbattevano, all’interno di un’azienda faunistico-venatoria, un esemplare di oca selvatica, una specie protetta dalla legge. Dopo aver ucciso l’animale, l’hanno riposto dentro a un sacco e nascosto nella vegetazione vicino al capanno. Ma i militari, dopo una breve ricerca, sono riusciti a recuperarla e a incriminare i due soggetti.In un’azienda privata, invece, i Carabinieri forestali hanno denunciato due persone che detenevano 9.700 cartucce da caccia senza la licenza necessaria che viene rilasciata dall’Autorità di pubblica sicurezza.