Balneari, presidiate le spiagge
(AGR) l primo appuntamento è a Bologna il 20 novembre, seguiranno Roma, Genova, Napoli, Firenze, Bari e Cagliari.ontinua lo stato di agitazione degli imprenditori balneari: è stato stilato un calendario che, a partire dalla prossima settimana, prevede una serie di presidi davanti alle sedi regionali. L’iniziativa, progettata dai Sindacati di categoria SIB – Confcommercio, FIBA – Confesercenti, CNA – Balneatori e ASSOBALNEARI ITALIA – Confindustria, individua nelle Regioni gli interlocutori fondamentali per la difesa delle imprese balneari che hanno contribuito in maniera determinante a rendere famose in tutto il mondo molte località costiere italiane, intende, poi, ribadire con forza al Governo la necessità di evitare l'evidenza pubblica prevista dal 2016 e di trovare una soluzione condivisa che tuteli realmente il ‘fiore all’occhiello’ della nostra offerta turistica costituita da 30.000 imprese e 300.000 lavoratori. Il primo appuntamento è fissato per martedì 20 novembre alle ore 11 a Bologna, in viale Aldo Moro, davanti alla regione Emilia Romagna. Saranno presenti migliaia di imprenditori balneari con indosso la maglietta ‘Salvataggio’, provenienti da tutta Italia, seguiti da pattini, lettini, bandiere, fischietti che certamente non passeranno inosservati.Turismo. FederBalneari Italia a sostegno del Parlamento Domenica 11 novembre la Conferenza Stampa a Lecce ( Porto Cesareo). “Salviamo le imprese Balneari per salvare l’Italia”>
Il nuovo emendamento presentato da Gasparri prevede la proroga delle attuali concessioni balneari di 30 anni, ma il PD si oppone. La proposta dei democraticiIDVprevede l’evidenza pubblica ed il rischio per>
100.000 lavoratori di perdere l’attività.
Senatori di diverse forze politiche, tra le quali Pdl, Udc, Fli, Io Sud ed altre - hanno presentato un emendamento al Decreto Sviluppo, primo firmatario il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, che prevede la proroga delle attuali concessioni balneari di 30 anni (la scadenza delle attuali concessioni non avverrebbe quindi il 31 dicembre 2015 ma nel 2045) e la revoca della delega al Governo per disciplinare la materia. Cosi, infatti recita l'emendamento all'art. 34 del dl " Sviluppo Italia bis":le parole "31 dicembre 2015" sono sostituite dalle seguenti "31 dicembre 2045”.
Soluzione che metterebbe d’accordo tutte le rappresentanze balenari, ma la sensazione è che ci sia una corrente nel PD che remi contro l’iniziativa parlamentare, nel contro emendamento presentato da alcuni senatori del PD e dell’IDV è prevista l’evidenza pubblica ovvero il rischio per 30.000 imprese e più di 100.000 lavoratori di perdere l’attività. Della stessa idea il Presidente Papagni che ribadisce il sostegno di FederBalneari Italia al provvedimento, “risichiamo che l’iniziativa parlamentare che vedel’On. Gasparri come primo firmatario, venga annullata dall’emendamento presentato da PD e IDV. Dopo l’ennesimo rinvio da parte del Governo sulla questione - continua Renato Papagni.- FederBalenari Italiaappoggia pienamente la revoca della delega al Governo.“Il Governo italiano non sta offrendo alcuna garanaiza, è giusto che la delega torni la Parlamento” – ribadisce ancheil VicePresidente di FederBaleneari ItaliaMauro Della Valle- per questo è stataindetta la Conferenza Stampa “ Salviamo le imprese Balenari per Salvare l’Italia”,in cui sarà presentel’On. Poli Bortone di Io Sud , firmataria dell’emendamento.
Nella conferenza che si terrà alle ore 10, presso il lido Bacino Grande a Porto Cesareo,le associazaione balneari potranno commentare l'emendamento all'art. 34 del dl " Sviluppo Italia bis", depositato e presentato mercoledì 7 u.s. dalla maggioranza dei senatori. Queste sono le basi peruna giusta legiferazione e regolamentazione dell'affidamento delle concessioni in Italia – conclude Mauro Della Valle, Presidente Assobalneari Salento.