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Aveva rapinato una gioielleria, riconosciuto dai tatuaggi sulle mani, arrestato 19enne

Ha fatto irruzione nella gioielleria nei pressi di Via Veneto, con il volto parzialmente travisato, rapinando sotto la minaccia di una pistola semiautomatica il titolare, asportandogli  6 orologi di note marche tra cui rolex, omega e bulgari e denaro contante per un valore di circa 40 mila euro

printDi :: 01 aprile 2022 09:50
Polizia Esterno Questura di Roma

Polizia Esterno Questura di Roma

(AGR) Nella mattina odierna la Sezione “Reati contro il Patrimonio” della Squadra Mobile, all’esito di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, ha eseguito una misura cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, per una rapina a mano armata commessa ai danni di un esercizio commerciale dedito alla vendita di articoli di gioielleria, argenteria ed orologeria di lusso nel centro della Capitale.

In particolare, come emerso dalle indagini, il 19enne romano, nello scorso mese di settembre, dopo aver appositamente concordato un appuntamento per visionare un orologio in vendita sul sito della gioielleria, ha fatto ingresso nell’attività commerciale sita nei pressi di Via Veneto, con il volto parzialmente travisato da cappellino e mascherina, rapinando sotto la minaccia di una pistola semiautomatica il titolare, asportandogli  6 orologi di note marche tra cui rolex, omega e bulgari e denaro contante per un valore di circa 40 mila euro, prima di darsi alla fuga a piedi.

 
Le serrate indagini sono state svolte analizzando i filmati dei sistemi di sorveglianza, i dati emersi dai tabulati di traffico telefonico, effettuando intercettazioni e procedendo  all’individuazione fotografica e alla comparazione fisiognomica effettuata da personale specializzato del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica, che ha messo in evidenza le peculiarità cromatiche della pelle,  nonché la forma, l’allocazione e le caratteristiche dei vari tatuaggi del rapinatore, in particolare, di quelli impressi sulle falangi delle sue mani. Tutta l’attività posta in essere ha permesso, così, di identificare nel soggetto tratto in arresto l’autore materiale della rapine.

Ad ogni modo, l’indagato è da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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