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Auto rubate, smantellato a Ronciglione il mercato dei pezzi di ricambio

I Carabinieri con una lunga ed articolata indagine hanno disarticolato un gruppo criminale che in un terreno aveva realizzato un deposito di auto rubate che smontava per rivendere i pezzi di ricambio, due arresti.

printDi :: 29 settembre 2021 18:06
Auto rubate, smantellato a Ronciglione il mercato dei pezzi di ricambio

(AGR) Nel contesto della repressione dei reati di carattere patrimoniale i Carabinieri della Compagnia di Ronciglione - attraverso alcune articolazioni operative e segnatamente il Nucleo Operativo e Radiomobile e le Stazioni di Sutri e Bassano Romano – a conclusione di una complessa attività investigativa, diretta dalla Procura della Repubblica di Viterbo, sono riusciti a disarticolare un  gruppo criminale che ha posto in essere una diffusa attività “professionale” di raccolta e stoccaggio di autovetture di provenienza delittuosa,  i cui componenti meccanici venivano reimpiegati  in una illecita commercializzazione.

L’indagine è stata avviata lo scorso mese di aprile, allorquando gli investigatori sono riusciti a localizzare un appezzamento di terreno nel comune di Sutri, in una zona impervia e di difficile accesso, ove gli indagati avevano da tempo realizzato un deposito di auto e relativa  componentistica.

 
I conseguenti servizi di osservazione – risultati estremamente difficoltosi per la scarsa viabilità e la fitta vegetazione che nascondevano i terreni e i luoghi scelti appositamente dagli indagati -  hanno permesso di accertare che le autovetture rubate, prevalentemente a Roma, condotte sul terreno, venivano letteralmente “cannibalizzate” e i vari componenti venivano commercializzati su mercati clandestini laziali e umbri, ma anche presso operatori del settore (carrozzieri e meccanici); le parti che non riuscivano ad essere vendute venivano smaltite per evitare di individuarne la provenienza.

Le indagini, già nell’estate, avevano consentito l’individuazione ed il recupero di 23 autovetture, tutte rubate nel periodo 2020-2021 nell’area nord di Roma, rinvenute e poste sotto sequestro nel corso di una mirata perquisizione Nella mattinata odierna, su delega della Procura della Repubblica di Viterbo, è stata data esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Viterbo, nei confronti di due degli indagati; si tratta di italiani, residenti in questa Provincia, già noti per i loro trascorsi giudiziari.

Nel contempo, in provincia di Terni, gli operanti in concorso con la locale Stazione, hanno eseguito una ulteriore perquisizione a carico di un terzo indagato. Le indagini proseguono per accertare altre responsabilità penali.
 

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