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Animal Equality, stop alla macellazione dei cavalli

Il prossimo 28 giugno l’organizzazione internazionale per la protezione degli animali allevati a scopo alimentare Animal Equality condurrà due iniziative, a Milano e Roma, per affermare la necessità di porre fine a una pratica che condanna ogni anno in Italia 25.000 cavalli alla macellazione.

printDi :: 26 giugno 2023 16:16
foto pixabay la socievolezza del cavallo

foto pixabay la socievolezza del cavallo

(AGR) Animal Equality annuncia una doppia azione su Milano e Roma per sensibilizzare il pubblico e chiedere al Governo di fermare la macellazione dei cavalli a scopo alimentare nel nostro paese, seguendo l’esempio della Grecia.Dopo aver lanciato una petizione sottoscritta da oltre 110 mila persone, il 28 giugno l’organizzazione internazionale per la protezione degli animali allevati a scopo alimentare Animal Equality condurrà due iniziative per affermare la necessità di porre fine a una pratica che condanna ogni anno in Italia 25.000 cavalli alla macellazione.

A Milano la manifestazione si terrà davanti al Duomo, dalle 10 alle 11.30 per portare in piazza le 100mila firme delle persone che hanno supportato la campagna. A Roma, in parallelo, i rappresentanti di Animal Equality incontreranno i parlamentari per sollecitare un intervento urgente da parte del Governo verso il divieto di macellazione dei cavalli.

 
L’Italia è il maggior importatore di carne di cavallo del mondo e il primo consumatore di tutta Europa. I cavalli uccisi al mattatoio sono vittime di gravi condizioni di trasporto su camion affollati dove trascorrono lunghe ore in piedi, subendo lesioni, sviluppando febbre da trasporto (una malattia respiratoria associata al trasporto su lunghe distanze), perdita di peso, affaticamento e disidratazione. 

Nel nostro paese, inoltre, sempre più cavalli non destinati al consumo alimentare, perché provenienti dalle corse ippiche, vengono comunque macellati e la loro carne venduta ai consumatori. Questa pratica è tuttavia illegale e pericolosa per via dei farmaci veterinari che sono stati somministrati a questi animali nel corso della loro vita e che non sono adeguati al consumo umano. Il fatto che questa violazione della normativa avvenga in maniera sistematica dimostra che l’attuale sistema di controlli a livello nazionale non è sufficiente a garantire la tutela di questi animali né dei cittadini, esposti a rischi di salute.

Il team investigativo di Animal Equality ha indagato sulla macellazione dei cavalli in Spagna, Italia e Messico, documentando in diversi casi l’uccisione di animali ancora coscienti, vittime di sofferenze inutili e ingiustificate. Il lavoro di denuncia dell’organizzazione internazionale è arrivato anche in Parlamento. 

In riferimento al lavoro di Animal Equality, l’On. Carmen di Lauro, componente della Commissione Affari Sociali, ha presentato un’interrogazione parlamentare sottoscritta anche dagli On. Andrea Quartini e Gaetano Amato e rivolta al Ministro della Salute per chiedere il “riconoscimento dello status di «animale d'affezione» anche per gli equidi”. In questo modo anche i cavalli sarebbero equiparati a cani e gatti e non potrebbero essere macellati.

“Fermare la macellazione dei cavalli significa dare a questi animali il rispetto che meritano. Per molte persone questi individui sono dei veri e propri compagni di vita, ma l’Italia continua a permettere un grave paradosso: tratta i cavalli come amici per poi ucciderli nei macelli in modo crudele, e soddisfare così a una nicchia di consumatori. Fermare questa ingiustizia è possibile e la crescente sensibilità dei cittadini che supportano la nostra petizione dimostra che la politica deve agire al più presto”, dice Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa.

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