Addio a Tony Sassone, giornalista di razza, particolarmente amato per il garbo e la gentilezza
Antonio Sassone, Tony per gli amici, si è spento a 90anni. Giornalista di razza, esperto del settore medico-scientifico, era considerato “una tigre del giornalismo”, che arrivava sempre per primo sulla notizia. Ha collaborato con Il Giorno, Affari Italiani, Mondo Salute, l'AGI fino alla pensione
Tony Sassone con la figlia Gabriella
(AGR) di Donatella Gimigliano
Si è spento all’età di 90 anni la scorsa notte all’ospedale San Camillo di Roma sotto gli occhi della figlia Gabriella, giornalista e volto tv, ancora sotto shock, Antonio Sassone, Tony per gli amici, un giornalista di razza, un uomo brillante e charmant. Era nato il 4 ottobre del 1933 nel paesino calabro-albanese di Lungro, provincia di Cosenza e si era fatto un nome nel mondo del giornalismo medico-scientifico lavorando come inviato di punta per la sanità, la medicina e la scienza per l’Agenzia Giornalistica Italia (Eni) fino alla pensione.
Ma ancor prima era stato a capo dell’ufficio stampa del Ministero della Sanità col Ministro Ripamonti, per poi passare a collaborare con i più noti Sindacati Medici, da ANAAO a AAROI sino al Sindacato Veterinari Medicina Pubblica. Tony dalla grinta incredibile e la scrittura raffinata, era considerato “una tigre del giornalismo”, che arrivava sempre per primo sulla notizia: nel corso della sua carriera ha collaborato anche per Il Giorno, Affari Italiani, Mondo Salute e vari magazine rosa settimanali, fino a diventare Vaticanista per il settimanale cattolico di Torino “Il nostro Tempo”.
Scrittore e poeta, andava molto fiero del libro di poesie che aveva pubblicato nel gennaio 2000 per Campanotto Editore intitolato “Millennio Alfa Omega”. Poesie intime e toccanti che svelarono il suo vero cuore di panna, con versi struggenti dedicati al padre salinaro, al lamento per la sorella maggiore emigrata in Argentina, fino a poesie sull’attualità politica e sociale come la “Preghiera del Lavavetri”, “Altri Mondi”, “Terza Età”, “Nuovo Millennio”.
Tony, che nel 1994 aveva perso l’adorata moglie Liana Loffredi a soli 52 anni per un brutto male lasciandolo a fare il “mammo” ai figli e, dopo un’ischemia cerebrale che lo colpì nell’estate del 2017, si è dovuto affidare alle amorevoli cure della figlia Gabriella. Il primogenito, Vladimiro, che vive in Gran Bretagna è professore universitario a Southampton dove dirige il Dipartimento di Cyber Security e ha 2 figli, Simona e Mattia. L’altro figlio, Dimitri, lavora nel cinema, il terzogenito, Igor, è funzionario dell’Enpam.
La sua morte è stata un duro colpo per i figli, soprattutto per Gabriella, i due del resto erano legatissimi da sempre, inseparabili ogni Natale, ogni Capodanno, ogni vacanza agostana, ogni compleanno. Lei pensava che il padre fosse un “Highlander” che sarebbe vissuto fino a 100 anni. Purtroppo il destino ha deciso diversamente anche se arrivare a 90 anni pieni non è da tutti di questi tempi. Moltissimi i messaggi di cordoglio arrivati ai figli dagli amici e colleghi, tra cui quello di Enrico Lucci di “Striscia la Notizia” che ha scritto alla Sax nazionale di cui è molto amico: “La sua forza continua a vivere nella tua vulcanica e tenera potenza. Un abbraccione fraterno”. I funerali saranno celebrati da Don Walter Insero nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo venerdì 2 agosto alle ore 16.