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Addio a Tony Sassone, giornalista di razza, particolarmente amato per il garbo e la gentilezza

Antonio Sassone, Tony per gli amici, si è spento a 90anni. Giornalista di razza, esperto del settore medico-scientifico, era considerato “una tigre del giornalismo”, che arrivava sempre per primo sulla notizia. Ha collaborato con Il Giorno, Affari Italiani, Mondo Salute, l'AGI fino alla pensione

printDi :: 01 agosto 2024 17:14
Tony Sassone con la figlia Gabriella

Tony Sassone con la figlia Gabriella

(AGR) di Donatella Gimigliano
Si è spento all’età di 90 anni la scorsa notte all’ospedale San Camillo di Roma sotto gli occhi della figlia Gabriella, giornalista e volto tv, ancora sotto shock, Antonio Sassone, Tony per gli amici, un giornalista di razza, un uomo brillante e charmant. Era nato il 4 ottobre del 1933 nel paesino calabro-albanese di Lungro, provincia di Cosenza e si era fatto un nome nel mondo del giornalismo medico-scientifico lavorando come inviato di punta per la sanità, la medicina e la scienza per l’Agenzia Giornalistica Italia (Eni) fino alla pensione.

Ma ancor prima era stato a capo dell’ufficio stampa del Ministero della Sanità col Ministro Ripamonti, per poi passare a collaborare con i più noti Sindacati Medici, da ANAAO a AAROI sino al Sindacato Veterinari Medicina Pubblica. Tony dalla grinta incredibile e la scrittura raffinata, era considerato “una tigre del giornalismo”, che arrivava sempre per primo sulla notizia: nel corso della sua carriera ha collaborato anche per Il Giorno, Affari Italiani, Mondo Salute e vari magazine rosa settimanali, fino a diventare Vaticanista per il settimanale cattolico di Torino “Il nostro Tempo”.

Scrittore e poeta, andava molto fiero del libro di poesie che aveva pubblicato nel gennaio 2000 per Campanotto Editore intitolato “Millennio Alfa Omega”. Poesie intime e toccanti che svelarono il suo vero cuore di panna, con versi struggenti dedicati al padre salinaro, al lamento per la sorella maggiore emigrata in Argentina, fino a poesie sull’attualità politica e sociale come la “Preghiera del Lavavetri”, “Altri Mondi”, “Terza Età”, “Nuovo Millennio”.  

Tony, che nel 1994 aveva perso l’adorata moglie Liana Loffredi a soli 52 anni per un brutto male lasciandolo a fare il “mammo” ai figli e, dopo un’ischemia cerebrale che lo colpì nell’estate del 2017, si è dovuto affidare alle amorevoli cure della figlia Gabriella. Il primogenito, Vladimiro, che vive in Gran Bretagna è professore universitario a Southampton dove dirige il Dipartimento di Cyber Security e ha 2 figli, Simona e Mattia. L’altro figlio, Dimitri, lavora nel cinema, il terzogenito, Igor, è funzionario dell’Enpam.

La sua morte è stata un duro colpo per i figli, soprattutto per Gabriella, i due del resto erano legatissimi da sempre, inseparabili ogni Natale, ogni Capodanno, ogni vacanza agostana, ogni compleanno. Lei pensava che il padre fosse un “Highlander” che sarebbe vissuto fino a 100 anni. Purtroppo il destino ha deciso diversamente anche se arrivare a 90 anni pieni non è da tutti di questi tempi. Moltissimi i messaggi di cordoglio arrivati ai figli dagli amici e colleghi, tra cui quello di Enrico Lucci di “Striscia la Notizia” che ha scritto alla Sax nazionale di cui è molto amico: “La sua forza continua a vivere nella tua vulcanica e tenera potenza. Un abbraccione fraterno”. I funerali saranno celebrati da Don Walter Insero nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo venerdì 2 agosto alle ore 16.      

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