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Roma Tor Bella Monaca, scovati ed arrestati grazie a due click sull'applicazione Youpol quattro pusher

La polizia ripercorrendo il percorso di due pusher segnalati utilizzando l'App sono riusciti a sorprenderli in azione Uno dei due, da “vedetta”, prendeva contatti con i clienti e li indirizzava verso il suo socio in affari, l’altro concludeva la consegna, con lo scambio droga-denaro. Arrestati

printDi :: 07 giugno 2025 20:40
Polizia App YouPol

Polizia App YouPol

(AGR) È bastato un clic su YouPol – l’applicazione della Polizia di Stato che permette di segnalare in tempo reale, anche in forma anonima, violenze, atti di bullismo ed episodi di spaccio – per far scattare l’allarme, a distanza di due giorni, sui complessi di edilizia popolare del quartiere di Tor Bella Monaca.

Grazie a due distinti messaggi inviati alla sala operativa della Questura, gli Agenti del VI Distretto Casilino hanno arrestato quattro pusher.A finire in manette per primi, un romano e un tunisino di ventisette anni, fermati dagli investigatorimentre si addentravano a piedi tra i labirinti delle palazzine di Via dell’Archeologia.

 
A dare l’input investigativo è stato un cittadino che, in forma anonima, aveva segnalato tramite l’applicazione la piazza da loro sistematicamente utilizzata per il loro giro di spaccio.

Ripercorrendo il loro stesso percorso, i poliziotti sono riusciti a sorprenderli in azione; mentre uno dei due, da “vedetta”, prendeva contatti con i clienti e li indirizzava verso il suo socio in affari, l’altro concludeva la consegna, con lo scambio droga-denaro.

A quel punto è scattato il blitz degli investigatori, che hanno prontamente bloccato i due complici nonostante il tentativo del romano di perdersi tra i meandri del labirinto. 

Nel borsello del pusher, gli Agenti hanno trovato ben 41 involucri termosaldati contenenti cocaina pronti per essere smistati ai clienti della piazza, oltre a circa 500 euro in contanti, verosimilmente provento dell’attività di spaccio.Per entrambi i fermati, ambedue pluripregiudicati, è scattato quindi l’arresto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli altri due a finire nel mirino degli agenti  sono stati un diciottenne e un venticinquenne tunisino, incastrati sempre da una “soffiata” anonima su YouPol, che ha segnalato un’attività di spaccio in Via Paolo Ferdinando Quaglia.Con lo stesso modus operandi, i due tunisini si erano suddivisi i compiti: mentre uno stazionava da “palo” in attesa dei clienti di turno, l’altro si occupava di “versare” la dose al cliente da un bicchiere di plastica “segretato” tra i pilastri di cemento delle palazzine adiacenti alla piazza.

Anche in questo caso, i due pusher sono stati bloccati dagli Agenti, dopo aver “filmato” con gli  occhi lo scambio droga-denaro.La perquisizione personale ha restituito 16 involucri contenenti cocaina, oltre a 6 grammi di hashish che uno dei due tunisini conservava negli slip, oltre a 200 euro in contanti.

Entrambi gli arresti sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria.

Per i tre tunisini, inoltre, sono immediatamente scattate le verifiche dell’ufficio immigrazione ed è stata avviata l’istruttoria per l’espulsione con procedura immediata dal territorio nazionale. Gli immediati risultati delle attività investigative testimoniano l’efficacia di YouPol come strumento di supporto ad un’effettiva e reale “sicurezza partecipata”, per la cui realizzazione è necessario che, lì dove la Polizia di Stato e le altre forze dell’ordine sono in “prima linea”, tutti gli altri protagonisti della società civile le sostengano attivamente, in uno spirito di fattiva e mutua collaborazione.

Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopradescritte attengono alla fase delle indagini preliminare e che, pertanto, gli indagati devono ritenersi presunti innocenti fino ad un accertamento definitivo con sentenza di condanna.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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