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Roma, Colosseo 3D, completato il primo rilievo tridimensionale del monumento

Un progetto di straordinaria importanza per la tutela del monumento come per le attività di studio e ricerca e ormai imprescindibile per gli interventi di manutenzione, restauro e valorizzazione, oltre che per ogni analisi strutturale e di vulnerabilità sismica

printDi :: 07 maggio 2025 14:53
Colosseo HBIM 3D (foto da comunicato stampa)

Colosseo HBIM 3D (foto da comunicato stampa)

(AGR) Il Parco archeologico del Colosseo diretto da Alfonsina Russo ha completato per la prima volta il più importante progetto di digitalizzazione del Colosseo attraverso tecniche integrate di rilievo 3D e modellazione HBIM (Heritage Building Information Modelling), creando il primo database geometrico-morfologico completo del monumento.

Il lavoro ha visto impegnati per due anni lo staff del Colosseo (Responsabile unico del Progetto Dott.ssa Federica Rinaldi e Direttore dell’esecuzione Architetto Barbara Nazzaro) e le imprese che hanno vinto l’appalto di servizi, ciascuna con le proprie specifiche competenze nel settore (CONSORZIO FUTURO in RICERCA CFR di Ferrara - mandataria-, GEOGRA’ Srl di Sermide, ETS Srl e JANUS Srl di Roma).

 
Gli esiti di questo progetto di straordinaria importanza per la tutela del monumento come per le attività di studio e ricerca e ormai imprescindibile per gli interventi di manutenzione, restauro e valorizzazione, oltre che per ogni analisi strutturale e di vulnerabilità sismica, saranno presentati in due diversi momenti e incontri pubblici: il 7 e 8 maggio nella Curia Iulia del Foro Romano in occasione del convegno organizzato dal Dipartimento per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, dalla Direzione generale dei Musei, dal Parco archeologico del Colosseo e dai Musei Nazionali di Perugia - Direzione regionale Musei nazionali Umbria, dedicato al tema della conservazione preventiva e programmata nei luoghi della cultura statali e non; successivamente, il 14 maggio nell’ambito dell’annuale Salone del Restauro di Ferrara, dove sarà allestito uno stand promozionale “vestito” con le immagini del modello tridimensionale del Colosseo e dove sarà organizzato un panel interamente dedicato alla presentazione di dettaglio delle caratteristiche e delle potenzialità offerte dal rilievo.

Il panel, nello specifico, illustrerà le fasi di lavorazione del modello 3D, ovvero il rilievo integrato - topografico, laser scanner e fotogrammetrico (da drone e terrestre) -, e le elaborazioni digitali bidimensionali con la documentazione architettonica e tematizzata, finalizzata ai vari ambiti, quali: il restauro, con la segmentazione del rilievo per materiali, tecniche costruttive e degrado; l’analisi strutturale e del dissesto; gli aspetti archeologici con  la  documentazione  dei  rapporti  murari  principali,  il  caricamento  delle  unità stratigrafiche murarie elaborate negli ultimi anni e degli elementi erratici; i modelli HBIM per la documentazione e la gestione del monumento, con l’implementazione informativa degli impianti e dei servizi.

Grazie a questa importante attività è finalmente disponibile un modello in grado di identificare la geometria e la morfologia di ogni singolo elemento costitutivo del Colosseo, contemplando anche la mappatura dei materiali impiegati, le tecniche costruttive, la stratigrafia muraria, il quadro fessurativo e la lettura del degrado delle strutture.

Per raggiungere questo obiettivo il team ha lavorato per quasi due anni impiegando contemporaneamente riprese topografiche, laser scanner, terrestri e da drone, acquisizioni fotogrammetriche e rilievi diretti che hanno consentito di descrivere nel dettaglio lo stato di fatto del monumento, con la georeferenziazione di ogni singolo punto. Il rilievo 3D a nuvola di punti costituisce la base geometrica in ambiente HBIM, integrando dati morfologici, storici, costruttivi e conservativi in un unico ambiente interoperabile e creando un archivio dinamico con informazioni relative ai materiali, alle tecniche costruttive, alle superfetazioni, agli stati di degrado e dunque alla condizione strutturale del monumento. Da questa unica e completa banca dati, oggi è possibile estrarre innumerevoli rappresentazioni bidimensionali (piante, sezioni, prospetti, ecc.) a supporto dell’elaborazione di qualsivoglia progetto di intervento di manutenzione o studio, a diverse scale di dettaglio.

Il risultato è un sistema di documentazione digitale complesso pensato per l'integrazione di dati esistenti, nuovi dati e informazioni, modelli 2D e 3D nell'ottica della gestione del ciclo di vita del Colosseo.

Questo approccio non solo migliora l'efficienza degli archivi e della gestione, ma apre nuove prospettive per la ricerca scientifica, la conservazione preventiva e la fruizione culturale, trasformando il Colosseo in un laboratorio all'avanguardia per la gestione digitale del patrimonio archeologico.

Avere un modello HBIM del Colosseo significa custodire e analizzare il passato con gli strumenti del futuro: finalmente sarà possibile una gestione integrata e multidisciplinare del monumento, prevedendo analisi strutturali, monitoraggio conservativo e pianificazione degli interventi attraverso un sistema informativo interoperabile e aggiornabile nel tempo, dichiara Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo. La sfida per il futuro, grazie alla presenza di uno strumento innovativo che consente una integrazione di dati archeologici, geometrici e materici in un ambiente digitale unico, supportando decisioni più consapevoli e interventi più sostenibili, sarà quella di sviluppare e implementare la formazione specialistica e mantenere il necessario coordinamento con gli enti di ricerca pubblici e gli operatori del settore privato, affinché le potenzialità del digitale si traducano in valore reale per la conservazione della memoria collettiva.

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