Firmato il Protocollo sulla Legalità tra Ministero dell’Interno e Un.I.Coop.
L’accordo rafforza la collaborazione tra Stato e imprese nella lotta alle infiltrazioni mafiose. Dello Russo: “Legalità è motore di crescita e competitività”


Firmato Protocollo d'intesa sulla Legalità tra Ministero dell’Interno e Unicoop
(AGR) Roma, 19 giugno 2025 – Rafforzare la legalità nel tessuto economico italiano e chiudere le porte alle infiltrazioni mafiose. È questo l’obiettivo principale del nuovo Protocollo d’intesa sulla Legalità siglato nella capitale tra il Ministero dell’Interno, guidato da Matteo Piantedosi, e la Unione Italiana Cooperative (Un.I.Coop.), rappresentata dalla presidente Lucia Dello Russo.
Un passo concreto verso un’economia più trasparente, sicura e sostenibile, che vede per la prima volta una centrale datoriale impegnarsi direttamente in un piano operativo a fianco delle istituzioni. Un.I.Coop. ha dato così un forte segnale tra le associazioni di categoria, aprendo un nuovo capitolo nella cooperazione tra Stato e imprese contro l’illegalità.
- Tracciabilità dei flussi finanziari
- Clausole contrattuali anti-infiltrazioni criminali
- Controlli sulla regolarità fiscale
- Sicurezza nei luoghi di lavoro
- Tutela ambientale
Queste misure mirano a creare un contesto economico capace di premiare le aziende virtuose, riducendo il rischio di distorsioni competitive legate alla criminalità organizzata.
"La firma di questo protocollo d'intesa rappresenta un segnale chiaro dell’impegno della nostra Associazione nella promozione di una cultura della legalità, condizione imprescindibile per la crescita sana e sostenibile del tessuto produttivo italiano" – ha dichiarato Lucia Dello Russo, presidente nazionale Un.I.Coop.

Lucia Dello Russo - Presidente (Un.I.Coop) - Matteo Piantedosi - Ministro dell'Interno
"La legalità – ha aggiunto – può diventare una componente di successo aziendale, contribuendo a rafforzarne solidità e competitività. Il nostro obiettivo è offrire alle imprese un quadro operativo flessibile ma rigoroso, in grado di integrare elevati standard di trasparenza, criteri ESG (ambientali, sociali e di governance), e sicurezza sul lavoro".
Il protocollo si propone come modello replicabile anche da altre associazioni e categorie economiche, nel solco di una collaborazione sempre più stretta tra pubblico e privato per un’economia libera da condizionamenti criminali e fondata su valori etici condivisi.