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Bonus Sicurezza 2023: rinnovo dell’incentivo che ti fa spendere la metà

Bonus Sicurezza 2023: rinnovo dell’incentivo che ti fa spendere la metà

printDi :: 10 marzo 2023 19:30
Bonus Sicurezza 2023: rinnovo dell’incentivo che ti fa spendere la metà

Bonus Sicurezza 2023: rinnovo dell’incentivo che ti fa spendere la metà

(AGR) L’agevolazione dedicata a chi vuole sentirsi più protetto spendendo la metà si rinnova. Il Bonus Sicurezza 2023 è stato approvato dalla Legge di Bilancio. Consiste nella detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per installare un sistema di sicurezza o sostituire quello già esistente.

Le spese su cui applicare la detrazione devono essere sostenute entro il 31 dicembre 2023. La detrazione fiscale pari al 50% dei costi sostenuti viene ripartita in 10 rate annue di pari importo.

 
La soglia massima di spesa su cui applicare la detrazione fiscale è di 96.000 euro.

Prima di descrivere tutti i dettagli di questa agevolazione, ricordiamo che non è legata ad altri interventi sull’immobile come i lavori di ristrutturazione associati a differenti bonus edilizi. In pratica, non è collegata alla riqualificazione edilizia: non è necessario sostenere altre spese di ristrutturazione per ottenere questo bonus.

Chi può ottenere lo sgravio? Quali sono le spese ammesse per fruire dell’incentivo? Come funziona e come richiederlo?

Bonus Sicurezza 2023: chi può fruirne

Per l’accesso al Bonus Sicurezza 2023 non ci sono limiti di reddito. Tutti coloro che sono soggetti al pagamento IRPEF possono fare domanda, sia contribuenti privati sia titolari di partita IVA proprietari di immobili.

Ecco a chi spetta l’agevolazione:

-       proprietario dell’immobile oggetto degli interventi o nudo proprietario;

-       titolare di un diritto reale di godimento (uso, usufrutto, abitazione o superficie);

-       comodatario o inquilino;

-       soci di società semplici;

-       soci di cooperative divise e indivise;

-       imprenditori individuali esclusivamente per gli immobili che non rientrano tra la merce o i beni strumentali.

Per beneficiare del bonus, occorre essere in regola con il pagamento dell’IMU ed effettuare in prima persona il pagamento delle spese.

La detrazione fiscale spetta anche ai seguenti soggetti, se sostengono le spese e sono intestatari di fatture e bonifici:

-       coniuge separato a cui l’altro coniuge ha assegnato l’immobile intestato;

-       familiare che convive con il detentore o possessore dell’immobile e componente dell’unione civile;

-       congiunto, non proprietario dell’immobile né titolare di un contratto di comodato.

E’ importante sapere che gli interventi possono essere eseguiti su unità immobiliari residenziali. In caso di uso promiscuo di un edificio (abitazione e impresa), l’agevolazione fiscale resta ma si riduce al 50%. A titolo di esempio, su un investimento di 10mila euro non si può detrarre il 50% ma la metà della metà, quindi 2.500 euro.

Bonus Sicurezza: spese ammesse

Gli interventi da eseguire associati al Bonus Sicurezza devono avere lo scopo di prevenire il rischio di atti illeciti (furto, rapina, aggressione, sequestro di persona), di incendi, allagamenti o fughe di gas.

Detto questo, riportiamo la lista relativa alle spese ammesse per beneficiare del bonus:

  • Potenziamento, installazione e sostituzione di cancelli o recinzioni murarie;
  • Apposizione o sostituzione di grate sulle finestre, apposizione di saracinesche, serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
  • Montaggio di casseforti a muro;
  • Installazione di porte blindate o rinforzate, di tapparelle metalliche con bloccaggi, vetri antisfondamento, rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
  • Installazione di antifurto (con relative centraline) e di impianti di videosorveglianza con telecamere collegate con la vigilanza privata;
  • Sistemi di allarme;
  • Nebbiogeni, impianti antintrusione, antifurto e antirapina, sistemi di controllo degli accessi;T
  • TVCC (videosorveglianza professionale a circuito chiuso);
  • Installazione impianti di rilevazione incendi, controllo fumi, evacuazioni;
  • Dispositivi di protezione da fughe di gas e allagamenti.

Oltre ai costi per i materiali e l’installazione dei vari sistemi di protezione, è possibile detrarre anche i costi per:

  • Messa a norma degli impianti elettrici;
  • Progettazione e relative prestazioni professionali;
  • Certificazione di conformità dei lavori;
  • Sopralluoghi e perizie.

Per ottenere la detrazione, è necessaria la certificazione di posa in opera rilasciata da un’azienda specializzata come la nostra. Non è possibile accedere al Bonus se un impianto viene installato in autonomia.

La detrazione si applica soltanto alle spese sostenute per lavori sugli immobili.

Come richiedere e ottenere il Bonus Sicurezza 2023

Non occorre presentare una specifica domanda per richiedere il Bonus Sicurezza. Si ottiene automaticamente in sede di dichiarazione dei redditi presentando il modello Redditi PF (ex Unico) o il modello 730 in autonomia o con il supporto di un consulente fiscale oppure di un CAF. In sede di dichiarazione dei redditi, andranno riportati i dati catastali dell’immobile oggetto degli interventi.

Nella causale indicata nella dichiarazione dei redditi, è obbligatorio riportare i seguenti dati:

  • codice fiscale del beneficiario;
  • partita IVA o codice fiscale dell’azienda che esegue i lavori;
  • causale del versamento;
  • importo complessivo;
  • numero e data delle fatture.

La detrazione fiscale del 50% va suddivisa in 10 quote annue di pari importo.

Le spese relative ai lavori eseguiti devono essere pagate con metodi tracciabili (bonifico bancario parlante). Occorre anche conservare tutta la documentazione riguardante i lavori ed i pagamenti effettuati, da presentare in fase di denuncia dei redditi. In caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, bisognerà esibire il bonifico parlante.

La guida consultabile sul sito web dell’Agenzia delle Entrate contiene tutte le possibili informazioni sul Bonus Sicurezza 2023.

Bonus Sicurezza 2023: perché conviene

Il Bonus Sicurezza 2023 è un’occasione da non perdere. La detrazione fiscale permette di spendere la metà e di poter scegliere sistemi di sicurezza avanzati, intelligenti, moderni, in grado di farti sentire più protetto in casa. La protezione non riguarda solo pericoli di furti ed aggressioni ma anche di incendi, allagamenti, fughe di gas.

Il limite massimo di spesa è di 96.000 euro: di conseguenza, è possibile detrarre fino a 48.000 euro.

Un sistema di allarme avanzato, professionale e moderno si può collegare gratis direttamente alle Forze dell’Ordine, ma soltanto se viene realizzato da un’azienda certificata come la nostra.

Quando si è distanti da casa, le telecamere collegate via app con lo smartphone permettono di tenere sotto controllo la proprietà. Se si installa un sistema di sicurezza intelligente, i dispositivi smart possono essere controllati da remoto.

Comitato Scientifico ANCDV

Francesco Ciano

Associazione Nazionale Controllo di Vicinato

Associazione Nazionale Controllo di Vicinato

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