Roma sempre più....verde, al Parco FAO Villa Pamphilj, messe a dimora 80 nuove alberature
I nuovi alberi si aggiungono alle 100 piante già messe a dimora nell’ambito del progetto di forestazione proposto dalla FAO a Roma Capitale con il quale è stata realizzata la Biblioteca Mondiale degli Alberi e dei Fiori. Il progetto è stato realizzato in un’area di circa 2,5, ettari
(AGR) A Villa Pamphilj oggi la cerimonia della messa a dimora di 80 nuove alberature presso il Parco FAO ‘Biblioteca Mondiale degli Alberi e dei Fiori’. Erano presenti, insieme al sindaco Gualtieri ed all'assessore Alfonsi ed ai rappresentanti della Fao anche gli studenti di scuole elementari, medie e superiori della zona.
I nuovi alberi si aggiungono alle 100 piante già messe a dimora nell’ambito del progetto di forestazione proposto dalla FAO a Roma Capitale con il quale è stata realizzata la Biblioteca Mondiale degli Alberi e dei Fiori. Il progetto è stato realizzato in un’area di circa 2,5, ettari adiacente al Giardino dei Giusti, dove le diverse specie botaniche di alberi, arbusti e fiori per favorire la biodiversità sono state collocate in sette cerchi, in rappresentazione delle aree geografiche del pianeta sulle quali FAO è impegnata: Africa, Asia, Europa, Vicino Oriente, America Latina e Caraibi, America del Nord, Pacifico.
Il progetto è stato curato da architetti paesaggisti dello studio OSA, in collaborazione con l’equipe del Festival del Verde e del Paesaggio, che lo hanno donato a Roma Capitale.Il progetto ha una forte vocazione educativa e didattica, evidenziando la fondamentale funzione delle piante e il loro positivo impatto sulla salute collettiva ed è stato concepito anche per rappresentare simbolicamente la vicinanza e l’impegno comune per il bene del Pianeta tra tutti i paesi del mondo.
La FAO ha, inoltre, donato delle panchine modulari posizionate all’interno delle varie aree del progetto che si inserisce nelle azioni dell'amministrazione per favorire la biodiversità e contribuire alle misure che Roma ha adottato nel Piano di adattamento climatico.
foto archivio AGR